Vaccino obbligatorio over 50, si esaurisce la spinta del decreto: un milione di 50enni ancora senza dose

Vaccino obbligatorio over 50, si esaurisce la spinta del decreto: un milione di 50enni ancora senza dose
di Ettore Mautone
Giovedì 27 Gennaio 2022, 23:47 - Ultimo agg. 29 Gennaio, 09:21
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Obbligo vaccinale: scatteranno dal 1 febbraio le sanzioni per gli ultra 50enni che non hanno ancora assolto al vincolo in vigore per decreto dall’8 gennaio scorso e intanto sembra spegnersi la spinta della norma che aveva fatto lievitare del 28 per cento le vaccinazioni in questa fascia di età a metà gennaio. La platea di indecisi che, al 26 gennaio, non ha fatto la prima vaccinazione conta ancora 944.140 persone dai 50 fino ai 59 anni a cui se ne aggiungono altri 600 mila prive di scudo nella classe successiva (60-69), 334mila tra i 70 e 79 e 171 mila tra gli ultra ottuagenari. Il totale circa due milioni di persone, di cui la metà in età da lavoro, che sono ancora a mani nude contro il virus.

«L’obbligo vaccinale anti Covid per gli ultra 50enni (anche chi compie gli anni dopo l’entrata in vigore del decreto nda) trova ragioni nel fatto che da questa età inizia il processo di senescenza del sistema immunitario e si è dunque più vulnerabili alle infezioni - avverte Alessandro Perrella, infettivologo del Cardarelli di Napoli che dal 1 febbraio prenderà servizio al Cotugno - lo scopo dell’obbligo è duplice: proteggere la popolazione dagli esiti del contagio e abbassare la pressione sulla rete ospedaliera mentre le vaccinazioni in fascia pediatrica sono fortemente raccomandate in quanto sicure e le uniche in grado di prosciugare il principale serbatoio di diffusione dei contagi».

L’obbligo resterà in vigore fino al 15 giugno 2022.

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«La spinta alle prime dosi esercitata dall’obbligo vaccinale si è sentita a partire dal 12 gennaio - spiega Nino Cartabellotta che guida la fondazione Gimbe - dal 3 al 10 gennaio scorso infatti si sono contati 483.512 nuovi vaccinati (+62,1%) rispetto ai 298.253 della precedente settimana ma l’aumento ha riguardato soprattutto la fascia 5-11 anni (+53,3%) e 12-19 (+65,5%) mentre l’obbligo per gli over 50 a quella data non aveva ancora sortito grandi effetti». Completamente diverso lo scenario nei sette giorni successivi: secondo il report settimanale della Fondazione Gimbe dal 12 al 18 gennaio gli over 50 che hanno ricevuto la prima dose sono aumentati del 28% (128.966). Dal 19 al 25 gennaio infine le somministrazioni sono di nuovo in calo: «Diminuiscono del 15,5% le terze dosi e del 30,9% i nuovi vaccinati - spiega Cartabellotta - in totale 355.309 contro i 514.324 della settimana precedente. Dei 355mila il 43,9% è rappresentato dalla fascia 5-11, in netta flessione (anche a causa di tanti studenti in isolamento) ma ad andare male sono state anche le vaccinazioni degli over 50 con le prime dosi scese a 96.957, il 25,6% in meno rispetto alla settimana precedente». Tutto questo in un quadro caratterizzato ancora da un’elevata circolazione del virus e da una forte pressione sugli ospedali con pesanti ricadute sull’assistenza ai pazienti non Covid. Anche la platea pediatrica di vaccinati fa fatica ad allargarsi ulteriormente a oltre 40 giorni dall’apertura degli hub dedicati. 

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Il 31 gennaio è intanto l’ultimo giorno utile per praticare la prima dose obbligatoria negli ultra 50enni che potranno così ottenere il pass rafforzato (conseguibile solo con vaccino o guarigione ma non più con il tampone negativo) che sarà rilasciato 15 giorni dopo la prima somministrazione, da esibire dunque sul posto di lavoro a partire dal 15 febbraio. In vista di questa scadenza si moltiplicano le segnalazioni all’autorità giudiziaria e le indagini su truffe e corruzioni, sia riguardo alle finte vaccinazioni ottenute con la complicità di personale sanitario negli hub di somministrazione sia relative alle finte malattie e successive guarigioni posticce. Quest’ultima strategia si basa soprattutto sulla violazione dei sistemi informatici di farmacie e laboratori più facilmente aggirabili sia sui mancati controlli dell’identità dei soggetti positivi che possono presentarsi in farmacia dove ripetono più volte un tampone di inizio isolamento esibendo la tessera sanitaria di terze persone non vaccinate. Soggetti che risulteranno così falsamente contagiate e dopo 10 giorni, al tampone negativo, regolarmente guarite e con un green pass valido a tutti gli effetti. A ieri i guariti al massimo da 6 mesi tra 50 e 59 anni sono circa 153 mila, tra 60 e 69 anni 65 mila, 25 mila tra 70 e 79 anni in aumento del 10 per cento rispetto alla settimana precedente. 

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