Si è insediato oggi a Roma, durante una cerimonia allo stadio olimpico dell'Esercito, il nuovo capo di Stato Maggiore dell'Esercito, il generale di Corpo d'Armata, Carmine Masiello.
Succede al generale di Corpo d'Armata Pietro Serino che ha guidato la forza armata terrestre dal 2021 tra l'emergenza del Covid, con l'intervento, pochi giorni dopo il suo insediamento, del comando logistico per strutturare la campagna vaccinale, fino a questi giorni con le impegnative missioni all'estero, molte delle quali sul confine Est della Nato in funzione di deterrenza dopo l'invasione dell'Ucraina.
Masiello, nato a Casagiove (Caserta), paracadutista, ha comandato la Folgore e partecipato a numerose e delicate missioni all'estero; prima della nomina a capo di Stato Maggiore dell'Esercito era sottocapo allo Stato Maggiore della Difesa (l'ammiragio Cavo Dragone, capo dello Stato Maggiore ne ha elogiato lo spito di collaborazione e la dedizione).
Nel suo primo discorso da Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha ricordato proprio il suo essere paracadutista, già a capo della Folgore. «Oggi - ha detto - mi sento come mi sono sentito tante volte nella mia vita, davanti a un portellone di un aereo, pronto a lanciarmi nel vuoto».
«Rammento quanto sia determinante l’ammodernamento della componente terrestre, divenuta nuovamente determinante nello scenario geopolitico attuale» ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto sottolineando «l’esigenza di dotare l’Esercito di piattaforme ruotate e cingolate che siano al tempo stesso i nodi di una sorta di rete multi-dimensionale e in grado di operare negli attuali e nei futuri scenari operativi.