Charlie Hebdo, il Nepal, Marino e AstroSamantha: tutti i fatti del 2015

Le manifestazioni di cordoglio per i morti e in difesa della libertà d'espressione, a Parigi e in tutto il mondo, dopo l'attentato a Charlie Hebdo
Le manifestazioni di cordoglio per i morti e in difesa della libertà d'espressione, a Parigi e in tutto il mondo, dopo l'attentato a Charlie Hebdo
di Antonio Bonanata
Martedì 29 Dicembre 2015, 22:17
10 Minuti di Lettura

Je suis Charlie
Il 2015 si apre tragicamente: il 7 gennaio, a Parigi, i fratelli Saïd e Chérif Kouachi, armati di kalashnikov, irrompono nella redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo (che nei mesi precedenti aveva pubblicato alcune vignette, irridendo il profeta Maometto). Muoiono 12 persone, tra redattori e collaboratori del giornale. Restano a terra anche una guardia del corpo e un poliziotto. Due giorni dopo, in un supermercato della catena Hypercacher, nei pressi di Porte de Vincennes (alla periferia est della capitale francese), un terzo terrorista, Amedy Coulibaly, spara ad altre quattro persone, prima di essere ucciso a sua volta nel corso del blitz lanciato dalle teste di cuoio.


Mattarella presidente, si rompe il Patto del Nazareno
Il 31 gennaio Sergio Mattarella (73 anni, palermitano) viene eletto dal Parlamento riunito in seduta comune 12° presidente della Repubblica. Ottiene 665 preferenze, sfiorando la maggioranza dei due terzi dell’assemblea. Lo vota il Partito democratico, Scelta civica, Sel, Area popolare ed altri gruppi minori, che sostengono la maggioranza di governo. Il Movimento5Stelle continua ad appoggiare Ferdinando Imposimato (il candidato scelto dagli iscritti sul web), mentre Forza Italia vota scheda bianca: è la fine ufficiale del Patto del Nazareno tra il premier Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. Mattarella succede a Giorgio Napolitano, dimessosi il 14 gennaio, primo presidente nella storia repubblicana ad essere eletto per due mandati.

Accordo sul cessate il fuoco in Ucraina, subito violato
Dopo mesi di sanguinosa guerra civile, il presidente russo Vladimir Putin e l’omologo ucraino Petro Porošenko - assistiti dalla cancelliera tedesca Angela Merkel e dal presidente francese François Hollande - raggiungono un accordo per il cessate il fuoco nelle regioni di Donetsk e Lugansk, contese fra i ribelli filo-russi e le forze governative fedeli a Kiev. Ma la risoluzione viene violata ripetutamente nelle ore successive, a causa del mancato ritiro delle armi impiegate negli scontri.

Oscar 2015: vince Birdman
L’edizione n°87 degli Oscar, i premi cinematografici più importanti del mondo, si tiene, come sempre, a Los Angeles il 22 febbraio: Birdman, del regista messicano Alejandro González Iñárritu, vince le principali statuette, miglior film e miglior regia. All’attore inglese Eddie Redmayne va il premio come miglior attore protagonista (per l’interpretazione dell’astrofisico Stephen Hawking ne La teoria del tutto), mentre Julianne Moore vince come miglior attrice per Still Alice.

Terrore a Tunisi (e in alta quota)
Il 18 marzo due uomini armati, affiliati all’Isis, entrano nel Museo nazionale del Bardo di Tunisi e fanno fuoco sui visitatori: restano uccisi 21 turisti e un agente di polizia, oltre ai due attentatori; tra le vittime anche quattro italiani.
La settimana successiva, martedì 24, un volo della compagnia low-cost Germanwings, partito dall’aeroporto di Barcellona e diretto a Düsseldorf, precipita sulle Alpi francesi, in Alta Provenza. Muoiono tutti i 144 passeggeri, oltre a sei membri dell’equipaggio. Tra le probabili cause inizialmente avanzate, si fa strada l’ipotesi del guasto tecnico; ma con il ritrovamento delle due scatole nere si scopre la tragica verità: il copilota Andreas Lubitz, in passato vittima di una grave forma di depressione accompagnata da forti impulsi suicidi, ha volutamente fatto precipitare il velivolo.

Aprile, un mese di tragedie
30 giorni di stragi: il 2, in Kenya, nel campus universitario di Garissa, un commando legato alla fazione islamista sunnita di Al-Shabaab massacra 150 studenti. Viene chiesto loro a quale religione appartengano: i cristiani sono uccisi all’istante.
Il 18 l’ennesimo naufragio nel Canale di Sicilia: un’imbarcazione si ribalta nella notte, provocando 58 morti accertati e oltre 800 dispersi; solo 28 i sopravvissuti. È la più grave tragedia dell’immigrazione dall’inizio del secolo.
Il 25 un sisma di magnitudo 7.9 sconquassa il Nepal, causando la morte di oltre 8500 persone.

Comincia Expo. E finisce l’era Blatter
Il primo maggio, all’insegna del motto “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, viene ufficialmente inaugurato l’Expo 2015 di Milano; durerà fino al 31 ottobre e farà registrare oltre 22 milioni di visitatori.
Il 21 maggio il sito archeologico di Palmira, in Siria, patrimonio dell’umanità e bene protetto dall’Unesco, viene conquistato dalle milizie dell’Isis. In agosto sarà diffusa la notizia della distruzione di una parte del complesso di rovine. Alla fine del mese, il 27, un’inchiesta internazionale sulla Fifa, condotta dall’Fbi, porta all’arresto di sette dirigenti. Joseph Blatter, dal 1998 capo incontrastato della Federazione, si dimette subito dopo l’ennesima rielezione.

AstroSamantha, nessuna come lei
L’11 giugno, dopo ben 200 giorni nello spazio, l’astronauta italiana Samantha Cristoforetti ritorna sulla Terra, diventando così la donna che ha trascorso più giorni in orbita in assoluto, portando a termine la missione più lunga cui abbia partecipato un’astronauta.

Sangue sulla spiaggia
Il 26 giugno, nei pressi di Susa (Tunisia), due terroristi raggiungono a bordo di un motoscafo e di una moto d’acqua la spiaggia del resort Imperial Marhaba, facendo fuoco sui turisti in mare e sotto gli ombrelloni. Il bilancio finale è di 39 morti e altrettanti feriti.

La calda estate greca
Dopo il rifiuto del premier greco Alexis Tsipras di accettare il programma di risanamento delle finanze, imposto dalla Commissione europea, dal Fondo monetario internazionale e dalla BCE, in cambio del piano di aiuti ad Atene, il capo del governo decide di indire un referendum consultivo, che si conclude con la vittoria degli oxi, i “no” (61,30 per cento, contro il 38,70 che si è espresso a favore dell’accordo).

L’intesa dell’anno
Il 14 luglio, a Vienna, le delegazioni di Iran, Usa, Regno Unito, Germania, Francia, Cina, Russia ed Unione europea raggiungono uno storico accordo sul programma di arricchimento dell’uranio da parte dell’Iran, che vede la fine delle sanzioni internazionali imposte a Teheran. Fortemente critico il premier israeliano Benjamin Netanyahu.

Non più nemici
Le relazioni diplomatiche fra Stati Uniti e Cuba, dopo 54 anni di gelo, riprendono: l’embargo imposto dagli Usa, che da decenni caratterizza i burrascosi rapporti fra i due paesi, resta in vigore ma riaprono le rispettive ambasciate. Parte preponderante nell’azione di riavvicinamento tra i due paesi è stata svolta da Papa Francesco, che in settembre rimarcherà la storica intesa, recandosi in visita apostolica proprio a La Havana e a Washington.

Funerale-scandalo
La musica del Padrino come colonna sonora, una carrozza trainata da sei cavalli bardati a lutto, un elicottero che lancia petali di rosa e manifesti su cui campeggia la scritta “Re di Roma”: è il funerale più scenografico dell’anno, oltre che quello più tristemente noto. Con questa grottesca cerimonia viene dato l’estremo saluto a Vittorio Casamonica, uno dei capi dello storico clan malavitoso laziale, svoltasi il 19 agosto nella chiesa Don Bosco del quartiere Tuscolano, a Roma. Il prefetto della Capitale, Franco Gabrielli, fa sapere che le autorità non ne erano a conoscenza, mentre il parroco dichiara di essere disposto a celebrarlo di nuovo.

Motori truccati
Il 21 settembre una tempesta si abbatte su una delle case automobilistiche più prestigiose al mondo, la tedesca Volkswagen: l’Agenzia statunitense per la protezione ambientale scopre che su milioni di modelli è stato applicato un software utile ad aggirare la normativa europea contro l’inquinamento, così da truccare i test anti-smog; l’amministratore delegato del gruppo, Martin Winterkorn, dopo le ripetute perdite del titolo in borsa, rassegna le dimissioni il successivo 23 settembre.

Le bombe di Putin sulla Siria
Il 30 settembre i caccia russi Sukhoj cominciano una campagna di pesanti bombardamenti in territorio siriano, per sostenere le truppe governative del presidente Bashar al-Asad in chiave anti-Isis.

Campagna elettorale di sangue
A meno di un mese dalle elezioni parlamentari in Turchia, il 10 ottobre, una grande esplosione nei pressi della stazione centrale della capitale Ankara provoca la morte di più di 100 persone e il ferimento di altre 400. Le vittime stavano partecipando ad una manifestazione in difesa della pace.

Vendetta sul Sinai
Un aereo della compagnia russa Metrojet, partito da Sharm el-Sheikh e diretto a San Pietroburgo (a bordo del quale si trovavano 217 passeggeri, più 7 membri dell’equipaggio), precipita sulla penisola del Sinai una ventina di minuti dopo il decollo. Nessun sopravvissuto. Le indagini, immediatamente avviate per volontà del presidente russo Putin, accerteranno che l’incidente è stato provocato da un ordigno nascosto dentro una valigia. L’Isis rivendicherà l’attentato e, nel giorno di Natale, i servizi segreti russi annunceranno di aver individuato gli autori materiali del disastro aereo.

Il marziano se ne va
Ignazio Marino, sindaco di Roma dal 12 giugno 2013, decade dalla carica il 30 ottobre, dopo che 26 consiglieri comunali presentano in massa la proprie dimissioni. Lo “strappo” pone fine a un lungo tira e molla del primo cittadino con il partito di cui fa parte, il Pd: dopo l’annuncio delle dimissioni (il giorno 8 ottobre), poi formalizzate il 12, il sindaco-chirurgo le ritira il 29, in seguito ad una manifestazione di sostegno organizzata in piazza del Campidoglio. Il primo novembre Francesco Paolo Tronca, prefetto di Milano, assume la carica di commissario prefettizio della Capitale.

Erdogan stravince
Dopo aver perso la maggioranza nelle precedenti elezioni di giugno, il Partito della Giustizia e dello Sviluppo (AKP) del presidente Recep Tayyip Erdoğan e del primo ministro Ahmet Davutoğlu ottiene quasi il 50 per cento dei voti (317 seggi su 550), anche grazie ad un’altissima affluenza (quasi il 90 per cento): è il 1 novembre.

Vatileaks, parte seconda
Tornano a volare i “corvi” sul Cupolone. Dopo lo scandalo del 2012, quando sul soglio di Pietro sedeva Benedetto XVI, ai primi di novembre esplode un altro scandalo: accusati di aver trafugato informazioni riservate questa volta sono monsignor Lucio Ángel Vallejo Balda e Francesca Immacolata Chaouqui, membro della Commissione istituita da Papa Francesco sulle attività economiche della Santa Sede. I due avrebbero passato alcuni documenti ai giornalisti Gianluigi Nuzzi e Emiliano Fittipaldi, che li hanno poi resi pubblici attraverso due libri d’inchiesta. A loro carico si apre un processo, tuttora in corso.

Parigi, ancora
La sera del 13 novembre, a distanza di appena 10 mesi dall’attentato alla redazione di Charlie Hebdo, una serie di attacchi simultanei, compiuti da gruppi coordinati di terroristi islamici legati all’Isis, colpisce ancora una volta la capitale francese: esplosioni allo Stade de France; raffiche di kalashnikov all’incrocio tra rue Bichat e rue Alibert, in rue de la Fontaine au Roi e in rue de Charonne. Nella sala da concerti Teatre Bataclan, dove si sta esibendo la band Eagles of Death Metal, tre attentatori, dopo aver fatto irruzione, prendono in ostaggio il pubblico. Uccideranno 89 persone, tra cui la studentessa italiana Valeria Solesin, prima che un blitz delle forze speciali riesca a mettere in salvo i superstiti. Il bilancio finale degli attacchi è di 130 morti e oltre 350 feriti: si tratta del più grave attentato compiuto in Europa dalla fine della Seconda guerra mondiale, dopo le bombe alle stazioni di Madrid nel 2004.

Screzi nei cieli siriani
Un caccia dell’aviazione russa viene colpito e abbattuto da un F16 turco il 24 novembre. Motivo: aveva violato lo spazio aereo di Ankara. Muoiono il pilota, che era riuscito ad eiettarsi dall’abitacolo del velivolo, e un membro dell’elicottero di soccorso, inviato sul posto per recuperarlo. Era dal 1952 che un membro della Nato, qual è la Turchia, non abbatteva un aereo russo.

Salvare il pianeta
A Parigi, dal 30 novembre, si riuniscono 196 paesi per la Cop21, la conferenza internazionale che si pone l’obiettivo di stipulare un accordo contro il riscaldamento climatico, per limitare le emissioni di sostanze inquinanti nell’atmosfera, fermando così l’innalzamento delle temperature. Il meeting si concluderà dopo due settimane di negoziati, che fisseranno a 1.5 gradi il tetto massimo di aumento delle temperature, e impegnerà tutti i paesi a limitare le emissioni di gas serra.

I due papi aprono la Porta santa, comincia il Giubileo della misericordia
L’8 dicembre, solennità dell’Immacolata concezione, Papa Francesco, seguito dal Papa emerito Benedetto XVI, apre la Porta santa della Basilica di San Pietro, dando ufficialmente il via al Giubileo della misericordia, indetto a sorpresa in marzo. Assiste alla cerimonia una folla di 50mila persone, tra imponenti misure di sicurezza contro il rischio di attacchi terroristici.

L’uomo dei misteri d’Italia
Licio Gelli, il cui nome resterà legato alla celebre lista di iscritti alla loggia massonica segreta Propaganda2, muore il 15 dicembre nella sua villa di Arezzo, all’età di 96 anni. È stato coinvolto penalmente, a vario titolo, nei principali scandali della storia repubblicana (dall’operazione Gladio alla strage di Bologna, dal fallimento del Banco ambrosiano alle morti di Roberto Calvi e Michele Sindona), oltre che nelle vicende legate al periodo delle dittature militari in Argentina.

Spagna senza maggioranza
Le elezioni politiche in Spagna, tenutesi il 20 dicembre, vedono il Partito popolare del premier uscente Mariano Rajoy aggiudicarsi la maggioranza relativa dei seggi (123 su 350), ma non quella necessaria per governare.
Le forze dell’opposizione, dal Psoe di Pedro Sanchez a Podemos, guidato da Pablo Iglesias, fino a Ciudadanos di Albert Rivera, si oppongono a un nuovo esecutivo a guida conservatrice. Per la prima volta dalla Transizione democratica, in Spagna sarà necessaria la formazione di un governo di unità nazionale.

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