«Immortale». Così definiva se stesso Luca Nicchetto, pochi mesi fa, rispondendo al commento di un suo amico di Facebook che lo aveva interpellato dicendogli «Sei ancora vivo, sì». Era un messaggio di benvenuto, in realtà, detto, probabilmente, da una lunga assenza di contatti. Luca aveva risposto con la sua innata spavalderia, spia del suo grande desiderio di “esserci”, di continuare a percorrere la sua strada, nonostante le avversità della vita.
Luca Nicchetto morto a 32 anni in casa: cosa è successo
Una strada che, però, è stato costretto a interrompere, all'età di soli 32 anni, nella notte tra lunedì e martedì. Era a casa dei genitori, a Valli di Chioggia (Venezia), e si è sentito male proprio nel cuore di quella notte. Ha fatto in tempo a chiedere aiuto? Oppure è stato l'assoluto silenzio in cui giaceva a mettere in allarme i genitori? Non ci è dato saperlo. Quello che è certo è che l'ambulanza del Suem, a seguito della segnalazione al 118, fatta proprio dai genitori del ragazzo, è arrivato nel loto abitazione ma i sanitari hanno potuto solo constatare la morte del 32enne.