Redouane Ennakhali non aveva il permesso di soggiorno e per due volte gli era stato negato a causa dei suoi precedenti penali che vanno dalla rapina alle lesioni a pubblico ufficiale fino al danneggiamento. Il marocchino non era stato rimpatriato grazie ai ricorsi ancora pendenti, riporta Il Resto del Carlino. Domenica scorsa ha massacrato di botte l'ex compagna, riducendola in fin di vita. La donna, 50enne anche lei di origini marocchine, lotta da giorni tra la vita e la morte all'ospedale Maggiore di Bologna.
L'aggressione
Ennakhali, 44enne con il quale la donna in passato aveva avuto una relazione, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile per tentato omicidio. L'uomo è stato rintracciato nei pressi della casa, in stato di alterazione psicofisica, mentre continuava a ripetere di aver ucciso la donna. La vittima è stata trovata nella sala dell'appartamento dove era da tempo ospite di una parente, con numerose ferite da arma da taglio in diverse zone del corpo, e contusioni al capo.
A dare l'allarme sono stati alcuni vicini di casa e il figlio, maggiorenne, della parente che la ospitava.
Al loro arrivo, i carabinieri hanno trovato la porta dell'appartamento danneggiata e in casa è stato trovato il coltello usato per colpire la 50enne, mentre non è stato accertato con quale oggetto contundente l'abbia ferita alla testa. A quanto pare, i due non si sentivano da qualche tempo ma, domenica mattina, l'uomo avrebbe iniziato a tempestare la donna di telefonate e messaggi, ai quali lei non aveva risposto. Nel pomeriggio poi avrebbe fatto irruzione nell'appartamento e l'avrebbe aggredita.