Morto Giorgio Maria Giacomelli, fisico delle particelle di fama internazionale: aveva 83 anni

Giorgio Maria Giacomelli
Giorgio Maria Giacomelli
Sabato 1 Febbraio 2014, 11:06
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BOLOGNA - morto all'et di 83 anni Giorgio Maria Giacomelli, fisico delle particelle di fama internazionale. L'annuncio della scomparsa stato dato dall'Universit di Bologna.



Professore emerito di fisica sperimentale dell'Alma Mater Studiorum, Giacomelli, nato a Cagli (Pesaro) nel 1931, ha insegnato all'Università di Padova e all'Università di Bologna; ha diretto l'Istituto di Fisica (1975-82) e il Dipartimento di Fisica (1983-88) dell'Ateneo di Bologna. Straordinaria la sua produzione scientifica: è infatti autore di più di 800 articoli su riviste di prestigio internazionale, di più di 450 rapporti a conferenze internazionali, di oltre 50 monografie a livello internazionale. I risultati ottenuti come scienziato e come responsabile di gruppi di ricerca per esperimenti della fisica delle particelle (con e senza acceleratori) spaziano dai neutrini alle interazioni forti degli adroni, passando per l'astrofisica delle particelle e le ricerche dei monopoli magnetici, senza dimenticare le scoperte delle interazioni a corrente neutra e le verifiche all'1 per mille del modello standard della natura.



All'Ateneo di Bologna Giacomelli ha formato generazioni di studenti e di studiosi, molti dei quali sono oggi impegnati nelle ricerche al Cern di Ginevra e nei laboratori internazionali. «La rigorosità scientifica, l'assoluta repulsione ad ogni approccio non fondato scientificamente, la non comune capacità di fare sintesi e di individuare soluzioni, unita ad una grande intuizione sulla capacità dei rivelatori di particelle, lo elevano alla statura di maestro. Non dimenticando il lato umano e il rispetto nei confronti dei collaboratori, anche giovanissimi», ricorda in una nota l'Alma Mater.



Innumerevoli le università straniere e i laboratori di ricerca internazionali che hanno avuto il privilegio della sua collaborazione e del magistero di Giacomelli: University of Rochester, il Cern di Ginevra, l'Institute of High Energy Physic di Serpukhov (Russia), il Fermilab di Batavia (Usa), l'University of Kyoto, l'University of California a Berkeley. Senza dimenticare le università e i laboratori del mondo emergente alle quali teneva moltissimo nello spirito di comunicazione e diffusione della scienza: Oujda (Marocco), Calcutta (India), Islamabad (Pakistan), Bamako (Mali), S.Paulo e Recife (Brasile).