
Federico, questo il nome del ragazzo, ha raccontato: «Uno di loro aveva un tatuaggio sulla nuca con la croce celtica. Stavo tornando a casa dal primo giorno di lavoro, mi hanno puntato un coltello alla schiena. Poi mi hanno preso a calci anche quando ero a terra. Mi hanno rubato il cellulare e il portafogli, prima di andare via mi hanno sbattuto la borsetta in faccia. Mi sembra strano che all'ora di punta nessuno si sia accorto di nulla».
Il ragazzo, che è rimasto una notte in ospedale ed è stato dimesso con 5 giorni di prognosi, ha presentato denuncia alla polizia. Gli investigatori stanno ora vagliando le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza di zona. «Il Circolo Mario Mieli esprime la totale e incondizionata solidarietà a Federico, attivista della Roboterie - ha dichiarato Sebastiano F. Secci, Presidente del Circolo di cultura omosessuale Mario Meli che si è subito offerto per dare assistenza alla vittima - Non possiamo in alcun modo abbassare la guardia, le aggressioni a chiara matrice omofoba stanno aumentando in questi ultimi tempi».
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