Terremoto nelle isole Eolie scatena un'onda anomala: torna l'incubo dello tsunami

Domenica di paura e tensione alle Eolie dove dopo i timori che i forti temporali potessero provocare altre frane

Il vulcano Stromboli
Il vulcano Stromboli
di Mariagiovanna Capone
Lunedì 5 Dicembre 2022, 07:00 - Ultimo agg. 6 Dicembre, 07:26
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Dopo i violenti temporali che hanno flagellato la costa tirrenica, ieri il vulcano Stromboli ha fatto sentire la sua voce. Dapprima con un forte terremoto, seguito nel giro di qualche ora da un'intensa attività eruttiva fino a quando un'esplosione più intensa non ha provocato flussi piroclastici lungo la Sciara del Fuoco che hanno generato una frana e un'onda di maremoto di un metro e mezzo. Sull'isola sono entrate in azione le sirene tsunami e nel tardo pomeriggio il Dipartimento della Protezione Civile ha affermato che non si sono registrati danni a persone o cose, confermato dal ministro Nello Musumeci. A creare qualche problema sull'isola è invece la cenere che sta cadendo in abbondanza sulle case, con l'evacuazione di otto famiglie, una trentina di persone, nella zona di Piscità.

Domenica di paura e tensione alle Eolie dove dopo i timori che i forti temporali potessero provocare altre frane, come avvenuto lo scorso agosto lungo i versanti che avevano subito un tremendo incendio, ci ha pensato il vulcano a creare attimi di tensione tra la popolazione. La domenica è iniziata con un terremoto registrato alle 8.12 di magnitudo 4.6 con epicentro a Sud-Ovest dell'isola di Vulcano e ipocentro ad appena tre chilometri di profondità.

Il sisma ha provocato a Lipari una frana di una porzione del costone a picco sul mare. Dopo circa un'ora dall'evento principale sono state registrate altre quattro scosse, di magnitudo 2.0, 1.7, 1.8 e 1.2. L'Osservatorio Etneo dell'Ingv ha poi comunicato un trabocco lavico dall'area craterica Nord in concomitanza del quale è continuata un'intensa attività esplosiva alle bocche, e un'esplosione più intensa dall'area craterica centro-meridionale. 

Poi a un certo punto la situazione è peggiorata. Dalle 15.28, la rete di monitoraggio del Laboratorio di Geofisica Sperimentale del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Firenze ha registrato una serie di fenomeni franosi. Intorno alle 16.18 (concomitante con un grosso flusso piroclastico durato diversi minuti) quello di maggiore volumetria che ha prodotto un segnale sismico della durata di 10 minuti: il materiale impattando sul mare ha prodotto uno tsunami di 1.5 metri che avendo superato le soglie ha attivato il sistema Early-Warning tsunami. Poco dopo una colata lavica si è incanalata lungo la Sciara, ha raggiunto la linea di costa e risulta ben alimentata. 

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Non appena si è verificatal'onda anomala sull'isola sono entrate in azione le sirene per allertare la popolazione e la Protezione civile si è messa in moto, informando anche le prefetture della costa calabra e siciliana che ha invitato «tutta la cittadinanza di non sostare né fermarsi in prossimità di spiagge, arenili e aree limitrofe». Il comandante della capitaneria di porto di Milazzo, in particolare, ha disposto l'immediato disormeggio di tutte le petroliere attaccate ai pontili della raffineria e ha ordinato anche l'uscita in rada delle navi traghetto e degli aliscafi. Per fortuna l'onda si è progressivamente affievolita e non ha avuto nessuna conseguenza sulla terraferma e sulla navigazione. Anche Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, ha confermato, parlando di «danni non significativi» solo a Stromboli. Non è la prima volta che il vulcano Stromboli dà vita a uno tsunami. Il 30 dicembre 2002, una frana di circa 16 milioni di metri cubi generò una serie di onde di maremoto alte fino a 10 metri, che colpirono l'isola, le altre Eolie, le coste di Calabria e Sicilia. Nel 25 novembre 1343, invece, Petrarca descrisse «una strana tempesta» che distrusse il porto di Napoli. Solo di recente, grazie a uno studio interdisciplinare tra vulcanologi e archeologi, si è scoperto che fu un'onda di tsunami provocata da una frana prodotta da un'eruzione o un forte terremoto a Stromboli. 

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