Falsi viaggi e case fantasma, la truffa delle vacanze è online

Aumentano i siti sospetti: uno su 83 è ritenuto malevolo. Come difendersi

I dati sulle truffe delle vacanze
I dati sulle truffe delle vacanze
di Valerio Iuliano
Giovedì 29 Giugno 2023, 00:06 - Ultimo agg. 10:55
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A maggio sono aumentati, in tutto il mondo, i siti web dedicati alle vacanze estive. Molti di questi però nascondono delle vere e proprie truffe informatiche. Lo dicono i ricercatori dell’azienda di sicurezza Check Point Research, secondo cui il mese scorso è cresciuto del 23% il numero di domini web legati alle vacanze. Di questi, 1 su 83 è risultato essere malevolo o sospetto.

Nel periodo di riferimento sono “nati” 29.880 nuovi siti web a tema, in rialzo rispetto ai 24.367 creati a maggio del 2022. Da questi siti, diventati operativi, i ricercatori hanno visto partire centinaia di campagne di phishing, i tentativi di truffa che sfruttano sia portali che attività via email, per tentare di ingannare gli utenti, portandoli a cliccare su link maligni o a rilasciare informazioni personali, comprese quelle delle carte di credito. Check Point Research cita, come esempio, il falso messaggio di posta del direttore delle risorse umane relativo al file con il piano di ferie annuali ed estive per l’anno in corso. Per accedere a questo elenco, la vittima deve cliccare sul link dannoso che replica una pagina di Microsoft entro cui inserire le proprie credenziali, con lo scopo di violare l’account e prendere il controllo dell’utente. «Gli aggressori spesso creano siti web falsi che sembrano appartenere a un’entità affidabile come una banca, un luogo di lavoro o un’università. 

Aumentano di converso anche in Italia le truffe e i raggiri legati al settore del turismo e delle vacanze. Per evitarli, le associazioni di consumatori stanno diffondendo alcuni consigli pratici a beneficio di coloro che stanno organizzando le vacanze estive. «Ci sono diverse truffe comuni che possono verificarsi durante la prenotazione di una vacanza online», spiegano da Consumerismo No profit. Tra quelle più diffuse figurano gli annunci falsi di alloggi: i truffatori creano annunci attraenti con foto e descrizioni di proprietà che non esistono o che non sono disponibili per l’affitto.

Chiedono ai potenziali affittuari di effettuare pagamenti anticipati per prenotare l’alloggio e poi sparire con i soldi.

Ci sono anche i siti web di viaggi falsi: i truffatori creano siti web falsi che sembrano agenzie di viaggi legittime. Questi siti propongono offerte allettanti per voli, pacchetti vacanza e alloggi a prezzi scontatissimi. E poi scattano il phishing o le truffe via e-mail: i truffatori inviano e-mail contraffatte che sembrano provenire da compagnie aeree, hotel o agenzie di viaggio legittime. Queste e-mail possono chiedere di fornire dati personali o finanziari, cliccare su link malevoli o effettuare pagamenti per confermare una prenotazione. «I diritti dei consumatori nel caso di viaggi e vacanze sono tutelati da diverse leggi e regolamenti, a partire dal Codice del Consumo - ricorda il presidente Luigi Gabriele - Tra questi spiccano il diritto a ricevere informazioni chiare, complete e accurate sui servizi offerti, inclusi dettagli sui voli, alloggi, trasporti e altre prestazioni, le modalità di pagamento, le condizioni di cancellazione e qualsiasi altra clausola rilevante».

La scelta di alcuni utenti di organizzare in totale autonomia le vacanze è evidentemente il punto sul quale fanno leva i truffatori. Per aiutare i meno esperti a stare alla larga dai tentativi di raggiro più diffusi, la polizia postale e Airbnb hanno avviato una campagna. Testimonial è Marco Camisani Calzolari, che già collabora con la polizia di Stato sul tema delle truffe online. «I tentativi di truffa su Airbnb sono estremamente rari grazie anche alla nostra scelta di trattenere i pagamenti per l’host fino a check-in avvenuto. Inoltre, comunicando solamente attraverso la piattaforma gli ospiti sono tutelati lungo tutto il percorso. La collaborazione con la polizia postale è un’altra iniziativa pensata per i meno esperti che si misurano per la prima volta con l’acquisto online: bastano davvero pochi accorgimenti per prenotare le proprie vacanze in tutta sicurezza», spiega Giacomo Trovato, country manager di Airbnb Italia. Tra i consigli, anzitutto quello di sospettare degli annunci in cui si afferma che il proprietario si è appena trasferito all’estero e perciò non può accogliere di persona l’affittuario.

La trattativa viene condotta a distanza ed è il preludio di una richiesta di bonifico internazionale e in genere il finto proprietario scompare dopo avere ricevuto una sostanziosa caparra. Il finale è spesso lo stesso quando l’host propone uno sconto sostanzioso annullando la prenotazione e passando a trattare privatamente. Occhio a link condivisi via email o da altri siti, è una delle altre raccomandazioni. Bisogna diffidare da chi propone affitti sui social, su siti di annunci di seconda mano o portali immobiliari e poi chiede di trasferire la trattativa su un altro portale come Airbnb. C’è il rischio, infatti, che venga condiviso un link ad un sito fasullo.
 

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