Como, Luca De Bonis uccide l'amico Manuel Millefanti. Poco prima avevano pubblicato su Facebook un selfie insieme

Le prove che domenica sera lui fosse a casa della vittima erano lampanti. Oltre alle foto su Facebook, c'è la testimonianza di un amico che li aveva accompagnati

Como, uccide l'amico a coltellate dopo averci scattato un selfie insieme: arrestato Luca De Bonis
Como, uccide l'amico a coltellate dopo averci scattato un selfie insieme: arrestato ​Luca De Bonis
Martedì 23 Gennaio 2024, 18:29 - Ultimo agg. 24 Gennaio, 07:00
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Luca De Bonis (33 anni) è stato fermato ieri per l'omicidio di Manuel Millefanti (43 anni). Poco prima aveva annunciato con un selfie sui social l'inizio della serata a casa dell'amico a Oltrona di San Mamette (Como), poi terminata in tragedia nella notte tra domenica e lunedì. Millefanti è stato ucciso da una coltellata letale al torace. Quella che era nata come una serata tra amici si è poi trasformata in un delitto tra i fumi dell'alcol, al termine probabilmente di un litigio nato per futili motivi. 

Il sospettato

De Bonis ha trascorso l'intero pomeriggio di lunedì nella caserma dei carabinieri di Appiano Gentile.

Prima ha negato un suo coinvolgimento, nonostante fosse palese la sua presenza in quella casa con la vittima. Poi, messo alle strette, ha ammesso di avere i ricordi annebbiati, parlando di un litigio al culmine del quale ha confessato di avere colpito Millefanti. A sua parziale discolpa, sostiene di avere reagito ad una aggressione dell'amico. Versione tutta da verificare.

L'uomo ha poi fornito indicazioni ai carabinieri per ritrovare il coltello da cucina con cui ha compiuto il delitto. De Bonis ha alle spalle un passato burrascoso, con precedenti per droga e altri reati. Di fatto è senza fissa dimora: talvolta era ospite di Millefanti nella casa del delitto, altre volte dormiva nei boschi della zona. A lui i carabinieri sono risaliti praticamente subito, perché la vittima, telefonando alla madre nel tentativo disperato di chiedere aiuto, era riuscito a fare un nome, Luca. De Bonis è stato poi individuato attraverso il tracciamento dello smartphone.

Le prove che domenica sera lui fosse a casa della vittima erano lampanti. Oltre alle foto su Facebook, c'è la testimonianza di un amico che li aveva accompagnati. Alla fine, il pm di turno lo ha posto in stato di fermo per omicidio volontario.

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