Luca De Bonis (33 anni) è stato fermato ieri per l'omicidio di Manuel Millefanti (43 anni). Poco prima aveva annunciato con un selfie sui social l'inizio della serata a casa dell'amico a Oltrona di San Mamette (Como), poi terminata in tragedia nella notte tra domenica e lunedì. Millefanti è stato ucciso da una coltellata letale al torace. Quella che era nata come una serata tra amici si è poi trasformata in un delitto tra i fumi dell'alcol, al termine probabilmente di un litigio nato per futili motivi.
Il sospettato
De Bonis ha trascorso l'intero pomeriggio di lunedì nella caserma dei carabinieri di Appiano Gentile.
L'uomo ha poi fornito indicazioni ai carabinieri per ritrovare il coltello da cucina con cui ha compiuto il delitto. De Bonis ha alle spalle un passato burrascoso, con precedenti per droga e altri reati. Di fatto è senza fissa dimora: talvolta era ospite di Millefanti nella casa del delitto, altre volte dormiva nei boschi della zona. A lui i carabinieri sono risaliti praticamente subito, perché la vittima, telefonando alla madre nel tentativo disperato di chiedere aiuto, era riuscito a fare un nome, Luca. De Bonis è stato poi individuato attraverso il tracciamento dello smartphone.
Le prove che domenica sera lui fosse a casa della vittima erano lampanti. Oltre alle foto su Facebook, c'è la testimonianza di un amico che li aveva accompagnati. Alla fine, il pm di turno lo ha posto in stato di fermo per omicidio volontario.