«Lo sciopero delle multe continua», fanno sapere i pizzardoni ribelli, appena appreso del cambio della guardia al timone della polizia municipale. Il comando di Paolo Gerometta, generale dell’Esercito in ausiliaria, è durato 48 ore appena, senza nemmeno un atto formale che appuntasse sulla divisa dell’alto ufficiale i galloni di capo dei vigili romani: l’ordinanza siglata mercoledì dal direttore generale del Campidoglio, Franco Giampaoletti, non è mai stata controfirmata dalla sindaca Virginia Raggi. Che alla fine, ieri, ha annunciato la nomina di Ugo Angeloni, dirigente delle Polizia di Stato, vicario del questore di Massa Carrara prima e poi, dal 2019, in forza alla Questura di Roma con compiti di prevenzione e controllo del territorio. Ma anche lui è «un esterno», dicono all’Arvu, l’associazione romana dei vigili urbani che ha lanciato l’anomala protesta “delle penne”, con cui si firmano le contravvenzioni. Quindi la rappresaglia continua: «Niente multe fino a Natale, lasceremo biro e orologi a casa».
L’agitazione selvaggia che cova tra le pattuglie dei caschi bianchi, raccontata ieri dal Messaggero, non è passata inosservata all’Autorità degli scioperi.
Il neo-comandante Angeloni intanto sarà in carica dall’inizio di gennaio. «Da romano sono orgoglioso di poter essere al servizio della mia città, so di contare su un Corpo composto da tantissimi validi agenti», ha detto ieri. Da quanto trapela a Palazzo Senatorio, avrà un contratto di 3 anni (quindi oltre la scadenza della consiliatura e oltre le elezioni, tra 7 mesi), ma serviranno almeno 20 giorni per ratificare la nomina e concludere i vari passaggi burocratici. Dopo le dimissioni dell’ex comandante Stefano Napoli e il forfait del generale Gerometta, in attesa del dirigente della Polizia, la “reggenza” del Corpo dovrebbe passare dunque ad un quarto uomo: il vicecomandante più anziano in carica, Carlo Buttarelli, ex capo della Municipale nell’ultimo scampolo di mandato di Alemanno, in servizio al Comune di Roma dal 1984.