Gerusalemme, esposti i gioielli di una ragazza romana ritrovati in una tomba di 1.800 anni fa

Orecchini, forcina, ciondolo e perline portano il simbolo della divinità Luna

I gioielli ritrovati nella tomba
I gioielli ritrovati nella tomba
di Mariagiovanna Capone
Domenica 9 Aprile 2023, 18:42
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Per gli archeologi è un grandissimo evento: per la prima volta sono stati esposti i monili d’oro provenienti da una tomba del Monte Scopus, a nord-est di Gerusalemme, ritrovati nel 1971. Gli splendidi gioielli in oro e con gemme sono stati mostrati in pubblico al 48esimo Congresso Archeologico organizzato dall’Israel Antiquities Authority e dall'Israel Archaeological Association, oltre 50 anni dopo il loro ritrovamento e possono raccontare la storia di chi li indossava.

Dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme e l'esodo della popolazione ebraica, la Gerusalemme tardo romana, ribattezzata Aelia Capitolina, aveva una popolazione mista. Durante quel periodo, alcune ragazze furono sepolte adornate con gioielli in oro pregiato. I gioielli furono scoperti in una bara di piombo sul Monte Scopus durante gli scavi guidati dal defunto archeologo Yael Adler del Dipartimento di Antichità israeliano. Il ritrovamento includeva orecchini d'oro, una forcina, un ciondolo d'oro, perline d'oro, perline di corniola e una perlina di vetro e portano il simbolo di Luna, divinità romana: questo dettaglio fa pensare che i gioielli fossero portati per tutto il corso della vita della fanciulla, per poi accompagnarla anche durante la morte e continuare a proteggerla nell'aldilà.

Scoperti nel 1971, i reperti non sono stati mai esposti da allora, ma soltanto studiati. I reperti, secondo i ricercatori, si riferiscono a un periodo dopo che Gerusalemme fu quasi interamente distrutta in seguito all'assedio del 70 d.C. Le divinità romane pagane ebbero molta fama nella nuova città di Adriano. A quel tempo, agli ebrei era vietato entrare a Gerusalemme perché la città era occupata da legionari romani e nel caso lo facessero, per loro c’era la pena di morte. 

«Sembra che la ragazza sia stata sepolta con un costoso set di gioielli in oro che includeva orecchini, una catena con un ciondolo lunula (dal nome della dea Luna) e una forcina», dicono i ricercatori. «Questi gioielli sono noti nel mondo romano e sono caratteristici delle sepolture delle ragazze, forse fornendo prove delle persone che sono state sepolte in questi siti. La tardiva Gerusalemme romana, ribattezzata Aelia Capitolina, aveva una popolazione mista che raggiunse la città dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme e l'evacuazione della popolazione ebraica. Persone provenienti da diverse parti dell'Impero Romano si stabilirono in città, portando con sé un diverso insieme di valori, credenze e rituali. Il culto pagano della nuova popolazione della città era ricco e vario, compresi gli dei e le dee, tra cui il culto della dea della Luna».

Secondo i ricercatori, i gioielli d'oro erano usati come amuleto contro il malocchio dalle giovani ragazze pagane quasi 1.800 anni fa. I gioielli sono stati sepolti con le ragazze per continuare a proteggerle nell'aldilà. «I gioielli sepolti insieme alla ragazza sono emozionanti», ha detto il direttore della IAA Eli Escusido. «Si può immaginare che i loro genitori o parenti si siano separati dalla ragazza, adornata con i gioielli o forse adagiati al suo fianco pensando alla protezione che avrebbero fornito nel mondo a venire. Un comportamento molto umano in cui tutti possono identificarsi con la necessità di proteggere la propria prole, qualunque sia la cultura o il periodo».

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