Fidel, le lacrime dell'amico Maradona:
«È morto il più grande. È stato il più grande»

Fidel, le lacrime dell'amico Maradona: «È morto il più grande. È stato il più grande»
Sabato 26 Novembre 2016, 15:26
2 Minuti di Lettura
L'ex calciatore argentino Diego Armando Maradona ha detto di aver pianto la morte del suo amico Fidel Castro, aggiungendo che i politici di oggi hanno molto da imparare da lui. «È morto il più grande. È stato il più grande perché sapeva tutto, anticipando le cose, ed ha dato alla gente ciò che la gente meritava», ha detto Maradona in un'intervista con la dpa a Zagabria, dove sta tifando l'Argentina nella finale della Coppa Davis di tennis.

«L'eredità che lascia dietro di sé è enorme. Speriamo che i politici mondiali apprendano il cinque per cento delle parole e dell'eredità che lascia Fidel», ha aggiunto il campione del mondo a Messico '86. Maradona, uno dei migliori giocatori di tutti i tempi, è stato amico stretto di Fidel Castro ed ha vissuto per quattro anni a Cuba, dove è stato curato per la sua dipendenza dalle droghe.

«Cuba mi ha aperto le porte quando me le chiuse il mio paese, con molte cliniche che non mi hanno accolto. Fidel ha aperto le porte di Cuba e grazie a Dio ora sto bene, mi alzo ogni giorno, il problema l'ho lasciato alle spalle», ha aggiunto Maradona. Fidel Castro, che è morto oggi a 90 anni a Cuba, ha guidato la rivoluzione del 1959 che ha messo fine alla dittatura di Fulgencio Batista. Fidel è rimasto al potere fino al 2006, quando, già malato, ha lasciato il testimone al fratello Raul Castro.
 

Diego Maradona ha anche anticipato che oggi rimarrà a Zagabria per incoraggiare la squadra di tennis argentina nella finale di Coppa Davis contro la Croazia per poi recarsi a L'Avana per il funerale del defunto leader cubano. « Fidel Castro è stato come un padre per me. L'unico comandante. Terminata la Davis andrò a Cuba a salutare il mio amico», ha detto l'argentino a TyCSports. «Oggi tiferò, con il lutto e il pianto della notte scorsa, quando ho saputo. Ma io continuerò ad incoraggiare il mio paese», ha aggiunto l'ex capitano dell'Argentina, quasi sul punto di piangere e con una fascia nera sulla manica.

«È stato un amico per me. Mi ha lasciato un uomo che ha aperto le porte di Cuba quando l'Argentina me le ha chiuse», ha aggiunto Maradona, che ha ricordato come Castro fosse un amante dello sport. « Fidel era uno sportivo. Amava guardare lo sport e ha detto che quando sarebbe morto, si doveva ricordarlo con gioia», ha proseguito Maradona.
© RIPRODUZIONE RISERVATA