Guerra, dalla Russia alla Cina: gli Usa cercano alleati per imporre sanzioni a Pechino

Il cerchio si allarga e Washington cerca nuovi e vecchi alleati per attuare il suo piano

Matrioske con Biden, Putin e Xi Jinping
Matrioske con Biden, Putin e Xi Jinping
di Luca Marfé
Giovedì 2 Marzo 2023, 17:38 - Ultimo agg. 19:39
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Non solo Russia. Gli Stati Uniti pensano anche alla Cina.

Il sospetto è grande: Xi Jinping potrebbe avere già fornito supporto militare a Vladimir Putin, e allora Joe Biden studia nuove sanzioni, per Pechino come per Mosca.

Il cerchio si allarga e Washington cerca nuovi e vecchi alleati per attuare il suo piano.

L’occasione è il G20, ma il raggio d’azione è più vasto.

C’è stato un lungo momento in cui si pensava che proprio la Cina potesse far vacillare la Russia, magari voltandole le spalle. Ma così non è stato, e con ogni probabilità così mai sarà. E allora si vaga alla ricerca di nuove soluzioni, più che diplomatiche, squisitamente economiche. Volte cioè a contrastare, a ostacolare, a isolare. Certo è che isolare un Paese enorme come la Russia, supportato a sua volta da una lunga schiera di partner strategici, è già cosa oggettivamente difficile. Isolare sia la Russia che la Cina, poi, suona altrettanto oggettivamente impossibile. In particolare, per il naturale effetto, già divenuto realtà da un pezzo, di spingerle l’una tra le braccia dell’altra.

Cina che è stata platealmente snobbata, dagli Stati Uniti e da tutto il fronte occidentale, nella sua proposta di piano di pace.
Cina che non viene mai esplicitamente menzionata, ma che insomma finisce nel mirino americano quasi quanto la Russia stessa.

Biden ne discuterà personalmente con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, atteso alla Casa Bianca nel corso della giornata di venerdì 3 marzo. Questo per anticipare il tema a tutti e 27 gli Stati membri dell’Unione Europea. Tra i quali ovviamente l’Italia, con Giorgia Meloni già giunta in India per il G20. Foro mondiale in cui il segretario di Stato Usa Antony Blinken non incontrerà né i rappresentanti russi né quelli cinesi.

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La spaccatura tra i due blocchi, dunque, si consolida e si fa di ora in ora sempre più spaventosa.

A un anno dall’invasione voluta dal Cremlino, non soltanto non si vede nessuna via d’uscita.

Ma dalla guerra alla Russia, si rischia di passare pure alla guerra alla Cina.

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