Iran, l'avvocato paladina dei diritti umani condannata a 38 anni di carcere e 148 frustate

Iran, l'avvocato paladina dei diritti umani condannata a 38 anni di carcere e 148 frustate
Martedì 12 Marzo 2019, 11:52 - Ultimo agg. 16:41
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Trentotto anni di carcere e 148 frustate. È questa la condanna inflitta in Iran all'attivista Nasrin Sotoudeh, nota avvocatessa per i diritti umani, secondo la denuncia su Facebook del marito Reza Khandan. Sotoudeh, ha fatto sapere l'uomo, è stata condannata a cinque anni di carcere nell'ambito di uno dei processi contro di lei e a 33 anni di reclusione e 148 frustate nel quadro di un secondo caso che la riguarda.



Khandan, condannato nei mesi scorsi a sei anni di carcere, non ha fornito altri dettagli. Stamani, citando il giudice Mohammad Moghiseh, l'agenzia iraniana Isna riferiva di una condanna a sette anni di carcere e scriveva che Sotoudeh dovrà scontare «cinque anni di prigione per cospirazione contro il sistema» e «due anni di reclusione per insulti» alla Guida Suprema Ali Khamenei. La scorsa settimana il Centro per i diritti umani in Iran (Chri) con sede a New York scriveva su Twitter che Sotoudeh è stata riconosciuta colpevole per «reati di sicurezza nazionale».

La notizia della condanna di Sotoudeh arriva dopo la nomina dell'ultraconservatore Ebrahim Raisi come nuovo capo del sistema giudiziario iraniano.
Vincitrice nel 2012 del premio Sakharov, la 55enne Sotoudeh è rinchiusa nel carcere di Evin dal 13 giugno 2018 ed è stata processata in contumacia a Teheran il 30 dicembre 2018 quando - secondo il marito - rifiutò di andare in aula perché le era stato negato il diritto alla scelta dell'avvocato. La donna ha difeso attivisti, oppositori e le iraniane finite in manette per essersi tolte il velo in pubblico. Era già stata arrestata nel 2010 e condannata a 11 anni di carcere, pena poi ridotta in appello a sei anni. Era stata rilasciata nel settembre 2013.
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