Israele, arrestato leader di Hamas. Visita a sorpresa di Ban Ki-moon

Israele, arrestato leader di Hamas. Visita a sorpresa di Ban Ki-moon
Martedì 20 Ottobre 2015, 14:10 - Ultimo agg. 21 Ottobre, 18:12
3 Minuti di Lettura

Israele ha colpito Hamas arrestando in Cisgiordania uno dei suoi leader politici, lo sceicco Hassan Yusef, mentre sono proseguiti anche oggi gli attentati palestinesi. Un soldato israeliano - secondo la radio militare - è stato accoltellato da un palestinese (poi ucciso dagli spari dei militari) nei pressi di Hebron e un altro ancora, insieme ad un civile, è stato ferito a Gush Etzion, in Cisgiordania, in un attentato - per il portavoce militare - compiuto da un palestinese (anche questo poi ucciso) che prima ha lanciato contro di loro l'auto e poi è sceso per accoltellarli.

Altro attacco e accoltellamento di un soldato israeliano, ferito in modo lieve, in serata nei pressi di Hebron e conseguente uccisione dei due aggressori palestinesi A Gaza - dove lungo il confine stamattina si è recato il premier Benyamin Netanyahu definendo il fronte «sotto controllo» - in scontri con l'esercito vicino la linea di demarcazione, secondo fonti sanitarie locali, è morto un palestinese e altri 14 sono stati feriti.

Resta da chiarire, almeno ufficialmente, la vicenda dell'israeliano ucciso a Hebron (Cisgiordania) da un camion dopo che era sceso dalla sua auto colpita dai sassi. Il palestinese alla guida del mezzo pesante che lo ha investito si è consegnato alla polizia locale sostenendo che si è trattato di un incidente.

Ma sui media - compresi i siti palestinesi e israeliani - si accredita apertamente l'ipotesi dell'attentato. Il bilancio registra così un israeliano ucciso e quattro feriti e cinque palestinesi uccisi, compresi quattro attentatori. Nel tentativo di calmare la situazione, in mattinata, a sorpresa, in Israele è arrivato il segretario generale dell'Onu Ban Ki moon. Nel pomeriggio ha incontrato prima il presidente Reuven Rivlin e in serata il premier Benyamin Netanyahu. Domani vedrà a Ramallah il leader palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas). «Non ci può essere - ha detto Ban a Netanyahu - alcun stop all'escalation della violenza senza il riemergere della speranza». Ban ha lodato quindi i leader politici e religiosi israeliani per aver riaffermato il loro impegno nel preservare lo status quo sulla Spianata delle Moschee.

Poi ha detto di comprendere bene le sfide di sicurezza che Israele sta affrontando ed ha chiesto al premier di «fare uno sforzo speciale» di fronte alla situazione. Ban ha anche preannunciato che si recherà giovedì ad Amman per incontrare re Abdallah per una risoluzione delle tensioni sulla Spianata che potrebbe vedere assegnato, secondo i media, un ruolo di punta all'ente religioso giordano Waqf. Netanyahu ha replicato respingendo le «bugie» palestinesi sulla volontà di Israele di alterare lo status quo sulla Spianata. «Non sono gli insediamenti - ha spiegato dopo che già stamattina aveva ricordato che durante i suoi mandati da primo ministro si è costruito meno che sotto altri governi - o la mancanza di un processo di pace a motivare gli attacchi, quanto il desiderio di distruggere Israele».

L'arresto di stamattina «per istigazione» del leader politico e di immagine di Hamas in Cisgiordania - il cui figlio Mosab Hassan Yousef ha sconfessato la linea paterna ed è stato anche informatore di Israele - è apparsa un chiaro messaggio alla fazione islamica. E lo stesso capo della polizia ad interim Bentzi Sau ha preannunciato «centinaia» di prossimi arresti a Gerusalemme Est di residenti sospettati di aver preso parte ai disordini.

© RIPRODUZIONE RISERVATA