Georgia, New York e Washington: cinque indagini indipendenti, ora Trump rischia davvero

Georgia, New York e Washington: cinque indagini indipendenti, ora Trump rischia davvero
di Luca Marfé
Martedì 2 Marzo 2021, 14:00
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Cinque indagini di cinque inquirenti indipendentemente eletti in tre Stati diversi: ora che non è più presidente, Donald Trump rischia per davvero.

Georgia, New York, Washington: oramai lontano dalla Casa Bianca, da un punto di vista legale, il mondo è cambiato per il tycoon. E in America tira un’aria da resa dei conti.

E proprio di conti si tratta, specie a Manhattan dove il procuratore ha (finalmente) messo le mani sulle dichiarazioni dei redditi e più in generale sui registri fiscali dell’arancione. Una potenziale bomba, oltre che economico-giudiziaria, anche in una sorta di chiave estetica legata al personaggio Trump, già distrutto in termini di immagine dalle immagini dell’assalto a Capitol Hill.

Da New York a Washington, dunque. Dove un altro procuratore generale, Karl Racine, originario di Haiti e in profumo di Partito Democratico, cova il sogno di una condanna per istigazione all’insurrezione che potrebbe costare all’ex Commander in Chief fino a 6 mesi di carcere.

La Georgia, infine. Con il tentativo tutto fuorché celato di rovesciare un risultato elettorale mai accettato.

Pressioni che quasi diventano minacce raccolte nel fascicolo del segretario di Stato (repubblicano) Brad Raffensperger. Dichiaratamente schierato dalla parte di Trump, ha più volte pubblicamente sperato nella sua vittoria, ma si oppone oggi al clima di follia collettiva aizzato ad arte dal diretto interessato. Insomma, l’uomo che in un audio che è già Storia avrebbe dovuto far saltare fuori i voti necessari per battere Biden si ritrova invece a indagare su chi era in linea dallo Studio Ovale, all’altro capo del telefono.

The Donald è sotto assedio ed è certamente più debole.
Comune cittadino, un americano...qualsiasi.

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