Congresso Famiglie, Bonino lancia l'allarme: «Spero adesso suoni l'allarme diritti»

Congresso Famiglie, Bonino lancia l'allarme: «Spero adesso suoni l'allarme diritti»
di Rossella Grasso
Sabato 30 Marzo 2019, 15:40
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«In questo momento che definire cupo dal punto di vista dei diritti femminili è usare degli eufemisimi, spero che tutta questa provocazione del Congresso di Verona sia più efficace di me, che provo a farlo da tanti anni, a far suonare un campanello d'allarme e di sveglia perchè i diritti, anche quelli acquisiti non sono scritti per tabulas, se uno non li cura, non li coltiva e non li spinge in avanti, si risveglia un bel giorno e rischia di non trovarli più come puntualmente sta capitando». Con queste parole Emma Bonino, Senatrice della Repubblica, figura di spicco dei Radicali, ha commentato il Congresso mondiale delle famiglie in corso a Verona. Lo fa da Napoli dove è intervenuta al lancio della startup sociale «Le Contemporanee», per parlare di diritti soprattutto al femminile.
 

«Io sono affezionata non solo alla parità ma anche ai diritti civili per uomini e donne - ha continuato la senatrice - L'attacco del disegno di legge Pillon, già si sente l'idea di toccare la 194, non per migliori servizi ma per tornare indietro, l'idea della cosiddetta famiglia tradizionale, che i cittadini e le cittadine italiani non siano maturi abbastanza e quindi debbano avere dei mediatori è un ritorno indietro davvero drammatico sulle scelte individuali che trovo molto preoccupante». La senatrice, sempre in prima linea nelle lotte per i diritti civili, ha aspramente commentato il decreto Pillon. «Pensate che lì c'è scritto che anche quando i coniugi hanno già l'accordo per la separazione se hanno un figlio minore devono seguire obbligatoriamente un percorso con il mediatore. Un percorso a pagamento per i genitori che devono fare comunque che è una cosa fuori d qualunque idea».
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