Iva, Franceschini: troppo tardi per evitare l'aumento
Pdl: responsabilità gravissima di Letta

Dario Franceschini
Dario Franceschini
Sabato 28 Settembre 2013, 16:59 - Ultimo agg. 19:25
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A questo punto troppo tardi per scongiurare l'aumento dell'Iva E' stata una delle conseguenze di questa scelta sciagurata di annunciare le dimissioni in massa» ha detto oggi Dario Franceschini, ministro dei Rapporti con il Parlamento riferendosi alla mossa dei parlamentari del Pdl. «Il decreto legge che blocca l'aumento dell'Iva e che stabilisce il rientro del deficit al 3% non è stato possibile approvarlo ieri sera al Consiglio dei ministri per quello che è stato creato in questi giorni. Non c'è tecnicamente la possibilità di scongiurare l'aumento, neanche se si anticipasse il voto a lunedì. L'ultimo giorno utile sarebbe stato venerdì scorso e loro lo sapevano». Il ministro ha poi commentato: «Bel risultato! Mentre ci guardano tutti e ci chiedono stabilità».

Schifani: aumento Iva gravissima responsabilità di Letta. «Il presidente del Consiglio si è assunto la gravissima responsabilità di non deliberare su provvedimenti economici per evitare l'aumento dell'Iva - attacca Renato Schifani del Pdl - Il provvedimento era pronto, non è stato adottato per motivazioni politiche. Lo stop alla manovrina è stato un gesto forte e se Enrico Letta subordina queste scelte a un voto di fiducia, a un chiarimento, lo faccia subito, prima di martedì, altrimenti le responsabilità dell'aumento dell'Iva non saranno del Pdl».

«Se il governo ha bisogno di una verifica - aggiunge Schifani - venga immediatamente in Parlamento, domenica oppure lunedì. Se dovesse ottenere la fiducia potrebbe attuare nella stessa serata di lunedì il decreto di non aumento Iva. Se questo non dovesse avvenire, non sarà di certo responsabilità del Pdl».

Brunetta: fiducia lunedì, e se passa niente aumento Iva. «Ha ragione il presidente Schifani - sostiene Renato Brunetta, presidente dei deputati Pdl - a proporre di anticipare il dibattito sulla fiducia al governo Letta nella sola giornata di lunedì, così da consentire all'esecutivo, se ancora fiduciato dalle Camere, di deliberare il blocco dell'Iva in serata. Ma se questa proposta viene già bollata con le dichiarazioni sprezzanti di Zanda, allora emerge la cattiva fede di quella parte del Pd che vuole utilizzare questo delicato passaggio come ritorsione nei confronti del Popolo della libertà, sulla pelle dei cittadini. Un calcolo meschino da rispedire subito al mittente».

Letta: Pdl non rovesci la frittata, aumento Iva colpa del Pdl. Il tentativo di rovesciare la frittata sulle ragioni dell'aumento dell'Iva è contraddetto dai fatti che sono sotto gli occhi di tutti perchè il mancato intervento è frutto delle dimissioni dei parlamentari Pdl e quindi del fatto che non era garantita la conversione del dl in legge. E' questa, secondo fonti di Palazzo Chigi, la posizione di Enrico Letta.

Monti: aumento Iva colpa di chi ha ha costretto il governo ad abolire l'Imu. «Se aumenterà l'Iva, non sarà colpa del governo, ma di chi lo ha costretto a togliere l'Imu sulla prima casa» ha detto oggi Mario Monti criticando chi fa promesse elettorali «non realistiche o che, se fossero realizzate, farebbero il male, non il bene. Noi vogliamo più voti, ma non vorrei neanche un voto in più conquistato attraverso promesse che sappiamo non realizzabili. Le elezioni non possono diventare un carnevale di promesse e desideri, altrimenti la legislatura diventa una quaresima».

Confcommercio: famiglie stremate, evitare l'aumento. «La crisi - dice il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli - ha stremato famiglie e imprese e impone al governo la responsabilità di scongiurare, anche se i tempi e i margini sono strettissimi, l'aumento dell'Iva, perché questo determinerebbe effetti recessivi e depressivi esiziali per l'economia reale. E' assolutamente necessario che il Cdm vari entro lunedì sera misure per la stabilizzazione dell'economia e la crescita, a partire dal rinvio dell'aumento dell'Iva e senza ricorrere alla leva fiscale per trovare le risorse».

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