Lega, altolà a Fontana sulle famiglie gay: la legge non cambierà `

Lega, altolà a Fontana sulle famiglie gay: la legge non cambierà `
di Valentina Errante
Domenica 3 Giugno 2018, 08:00
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La polemica esplode a meno di 24 ore dal giuramento e alla prima uscita pubblica del governo. Il vicepremier Matteo Salvini non perde tempo, mette paletti e replica alle dichiarazioni del ministro della Famiglia Lorenzo Fontana che, da cattolico intransigente, vicino all'associazione prolife, ha ribadito le sue idee ai giornali: le famiglie gay non esistono. «Fontana è libero di avere le sue idee, ma non sono priorità e non sono nel contratto di governo», ribatte Salvini che assicura: «La revisione delle leggi sull'aborto e sulle unioni civili non sono all'ordine del giorno». La polemica monta: le associazioni che tutelano i diritti degli omosessuali e delle famiglie arcobaleno insorgono insieme al Pd. E Fontana si difende con quegli argomenti che cari al vicepremier e collega di partito: «Mi sembra che essere cattolico sia un marchio di vergogna ma siamo in Italia non in Arabia Saudita». Le reazioni, a fronte di un aumento del 149% delle unioni civili gay nel 2017, però, arrivano anche dai Cinquestelle, la ministra per il Sud, Barbara Lezzi, sottolinea: «È il momento di lavorare, di pensare a cose serie».
 
Più nascite, incentivi a chi faccia figli e meno aborti. Ma tra le dichiarazioni rese da Fontana ai quotidiani, quella che provoca la prima fibrillazione nel governo è quella sulle famiglie arcobaleno: «Non esistono». Quando Salvini lo stoppa, il ministro si difende: «Certe polemiche sono strumentali, il mio obbiettivo è invertire la rotta demografica. Evidentemente a qualcuno dà fastidio se uno è cattolico».

«Promettono il cambiamento e ci propinano l'antiquariato: caro premier, così si inizia proprio male» reagisce l'Arcigay e chiede a Conte di istituire il ministero delle Pari opportunità. Il leader storico del movimento Lgbt, Franco Grillini, definisce reazionario il ministro e le famiglie Arcobaleno si dicono «esterrefatte»: «esistiamo e porteremo avanti le nostre istanze, senza passi indietro». «Siamo pronti alle barricate», assicura anche Imma Battaglia. Reagisce l'opposizione: «Le famiglie arcobaleno esistono. E sono bellissime», twitta Matteo Orfini (Pd). Monica Cirinnà, madre della legge, invita Fontana ad essere «il ministro di tutti non solo della sua parte politica». Dal centrodestra, Giorgia Merloni commenta: «Sarò d'accordo con Fontana se vuole rendere la pratica dell'utero in affitto un reato universale e stabilire il divieto di adozione per le coppie gay». Mentre Maurizio Gasparri si schiera con Fontana.
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