Isole Covid free, Italia al palo Grecia e Spagna con il turbo

Isole Covid free, Italia al palo Grecia e Spagna con il turbo
di Lorenzo Calò
Martedì 13 Aprile 2021, 09:03 - Ultimo agg. 23 Marzo, 16:47
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Più che free, freezer. Il nodo delle isole libere dal rischio Covid, aperte ai flussi turistici per reggere la concorrenza dei nostri principali competitor nel Mediterraneo, resta - per ora - congelato. Se ne riparlerà, forse, tra un mese quando il quadro progressivo della campagna vaccinale in Italia sarà più chiaro, quando le forniture pattuite di farmaci saranno assicurate in cascina e quando le fasce più fragili ed esposte della popolazione saranno messe in sicurezza. È l'inevitabile epilogo di una giornata tesissima, scandita da un serrato e a tratti stizzito botta-risposta tra il governatore della Campania Vincenzo De Luca, favorevole a una corsia preferenziale per le isole (Capri, Ischia, Procida) al fine di tutelare il comparto turistico, e il commissario Francesco Paolo Figliuolo deciso a far rispettare la sua ordinanza, che invece non ammette deroghe e che punta a immunizzare il prima possibile anziani e fasce deboli, poi le categorie produttive. Ma il tema evidenzia più di una crepa anche nel governo: il cosiddetto modello greco (forte spinta al turismo nelle isole liberate dal pericolo virus) piace al ministro leghista Massimo Garavaglia, pressato anche dagli operatori di un comparto che nel 2019 rappresentava il 13% del Pil nazionale e che adesso rischia la fame.

Una linea condivisa da De Luca ma che resta isolata rispetto all'orientamento degli altri presidenti di Regione: no a percorsi preferenziali e discriminazioni è il mantra ripetuto da Fedriga (neo presidente della Conferenza delle Regioni), Bonaccini, Toti, Zaia, Fontana, Cirio, Musumeci.

E così il piano di De Luca - 20mila vaccinazioni subito per le isole del golfo per aprire ai flussi turistici, start il 15 aprile a Ischia - è rimasto strozzato dallo stop imposto dal commissario Figliuolo e dalla penuria di materia prima (i vaccini) che hanno fortemente rallentato il passo dell'Italia. Perché, se da un lato Grecia e Spagna hanno puntato tutto sulle isole «covid free» e già a Pasqua hanno registrato il pienone, va detto che in Europa quasi tutti corrono molto più del Belpaese: 716mila dosi al giorno la cifra record in Germania, 510mila in Francia, 450mila in Spagna.

Numeri che, per ora, l'Italia si sogna se è vero che negli obiettivi assegnati proprio ieri alle Regioni dallo stesso commissario Figliuolo per la settimana 16-22 aprile il target giornaliero raggiungibile è fissato a 315.718 somministrazioni per un totale di 2.210.026 nei sette giorni: per la Campania l'obbligo di risultato è 29.500 inoculazioni al giorno per 206.500 in una settimana.

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«La Campania andrà avanti con le isole Covid free», aveva tuonato il governatore prima di incassare l'alt del commissario: si procede in maniera uniforme in tutta Italia secondo le priorità indicate - la posizione del governo forte anche di una recentissima sentenza della Corte costituzionale (n.37/2021) - senza deroghe, quindi anziani e fragili. Passa qualche ora e il presidente della Campania precisa che «anche sulle isole ogni centro vaccinale procede per fasce di età, ma una volta completati gli ultra 80, gli ultra 70 e 60, il centro vaccinale territoriale può procedere verso tutte le categorie contribuendo alla diffusione capillare delle vaccinazioni». Sullo sfondo il ministro Gelmini invita alla calma e alla condivisione delle priorità: si cerca di stemperare, dagli altri governatori non arrivano segnali di sostegno a De Luca. Il vero problema è la mancanza di vaccini, delle isole covid free si riparlerà a maggio.


GRECIA, SPAGNA E NON SOLO
Cosa vuol dire Covid-free? La dizione è solo commerciale: non si tratta di iniziative autorizzate o regolate con un preciso protocollo sanitario dalle autorità, come avviene invece per i voli Covid-free, o meglio Covid tested, che si possono fare su alcune tratte intercontinentali, per ora solo con gli Stati Uniti. Da dicembre scorso opzione possibile da Roma Fiumicino per New York e Atlanta e, a partire da questo mese, anche tra Malpensa e New York. Ad oggi, per entrare in Spagna non è previsto alcun periodo di quarantena per i turisti in arrivo dall'Italia, ma è necessario effettuare un test molecolare nelle 72 ore precedenti all'arrivo. Sempre in Spagna (10,2 milioni dosi somministrate, 3,07 seconda dose, 6,5% popolazione già immunizzata) già a Pasqua si è registrato il boom alle Canarie e in queste ore sono in via di definizione importanti accordi con le compagnie aeree per i flussi di passeggeri anche alle Baleari: pacchetti venduti già per luglio. La Grecia (2,17 milioni di dosi somministrate, 734mila seconda dose, 6,8% popolazione immunizzata) punta a rendere covid free 69 piccole isole. Il mercato di riferimento è quello britannico ma i tour operator stanno tentando molto anche il bacino dei turisti italiani. Oggi il 20% del Pil di Atene dipende dal turismo: la maggior parte dei turisti preferisce le isole, che sono più facili da immunizzare contro il Covid. Secondo il piano del governo la prima ad arrivare al 100% della popolazione vaccinata è stata Kastellorizo, poi Lipsi ed Elafonissos. Ormai quasi tutte hanno centrato l'obiettivo: la Grecia è oggi la prima scelta per i vacanzieri del Nord Europa e per gli americani: dal 14 maggio non ci sarà più l'obbligo di quarantena per chi arriva ma basterà il certificato vaccinale o un test molecolare negativo 48 ore prima. La concorrenza è forte anche alle Seychelles e Maldive (grazie ai controversi farmaci cinesi), a un passo dall'immunità di gregge e anche le Cayman.


STRATEGIA ITALIA
Oltre alle isole campane interessate al bollino «covid free» Eolie, Egadi, Ponza, le Tremiti, l'Elba e il Giglio. Un caso a parte Lampedusa: qui oltre al turismo la Regione siciliana individua un problema di tenuta sanitaria e assicurazione dei livelli minimi di assistenza vista la collocazione geografica di frontiera dell'isola. Certo, poi in Italia aspirano a diventare covid free anche le montagne, i laghi, i fiumi, i parchi...

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