Rosatellum alla prova dei franchi tiratori: 90 voti segreti al cardiopalma

Rosatellum alla prova dei franchi tiratori: 90 voti segreti al cardiopalma
di Alberto Gentili
Domenica 8 Ottobre 2017, 10:37 - Ultimo agg. 12:39
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Se contassero solo i numeri ufficiali, la nuova legge elettorale marcerebbe come un treno. Debutto nell'aula della Camera martedì e via libera giovedì sera. I contraenti del patto sul Rosatellum-bis (Pd, Forza Italia, Lega, Ap e cespugli vari) hanno alla Camera una maggioranza straripante di voti. Ma c'è da scalare il Calvario di una novantina di voti segreti sugli emendamenti e dribblare la minaccia dei franchi tiratori. E c'è quello che Pino Pisicchio, capogruppo del Misto, una vita spesa a Montecitorio, chiama «spirito animale dell'Aula»: «È pericoloso, imprevedibile e non va mai sottovalutato. Questa riforma non ha più del 50% delle possibilità di farcela». La previsione di Pisicchio si basa anche sull'analisi degli emendamenti. In particolare due. Uno per introdurre il voto disgiunto: nel testo approvato dalla Commissione, l'elettore non ha scelta, può mettere una sola x che vale sia per il candidato del collegio uninominale, sia per i partiti che lo sostengono. L'altro emendamento è per le preferenze, attualmente non previste, in quanto i leader dei partiti vogliono scegliere chi portare (con certezza) in Parlamento. I famosi nominati.

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