Nemmeno il tempo di accantonare il ricordo del recentissimo incontro che l'Euro si mette di traverso tra il leader della Lega Matteo Salvini e il segretario del Pd Nicola Zingaretti. Tra i due botta e risposta a distanza sulla moneta unica. Con da una parte Salvini che, a «L'aria che tira» su La7, così sentenzia: «Euro irreversibile? C'è solo la morte che è irreversibile». E dall'altra Zingaretti che su twitter mette i puntini sulle "i". «L'Euro e l'Europa sono la dimensione dove pensare e rafforzare il futuro dell'Italia. Dovrebbe essere anche superfluo ripeterlo», il post. Pur non citando esplicitamente il leader della Lega, il tweet sembra tagliato apposta come una risposta alle sue affermazioni.
Salvini e Zingaretti, l'incontro: abbiamo parlato di lavoro
L’Euro e l’Europa sono la dimensione dove pensare e rafforzare il futuro dell’Italia.
Dovrebbe essere anche superfluo ripeterlo.— Nicola Zingaretti (@nzingaretti) February 16, 2021
Le parole del leader del Carroccio
Sempre su La7 Salvini aveva detto: «Se mi avessero detto qualche tempo fa che mi sarei incontrato con Zingaretti avrei sorriso, ma ora è il momento della collaborazione.
L'editoriale di Le Monde
E proprio alla maggioranza che sosterrà Mario Draghi è dedicato oggi un editoriale su Le Monde. Per il quotidiano francese Draghi si avvia battere il record del presidente del Consiglio con più sostegno alle Camere. Ma la sua missione è «delicata». L'editoria sottolinea le difficoltà di tenere assieme una coalizione così «eterogenea», la cui tenuta potrà essere giudicata solo al momento delle scelte politiche più importanti. Draghi ha finora dimostrato «una impressionante abilità di manovra, ma sarebbe ingannevole considerare il sostegno obbligato di forze così disparate come una vera e propria coalizione, tanto più che in politica le unanimità sono sempre fondare su malintesi», nota il giornale. «Per quanto tempo riuscirà a impedire l'esplosione del Movimento 5 Stelle e fino a che punto la conversione europea di Matteo Salvini è sincera? - si chiede le Monde - Potremo giudicare la coesione dell'insieme solo al momento delle prime scelte politiche importanti. Basti vedere il clamore suscitato in seno alla Lega dall'annuncio della chiusura degli impianti da sci». Dopo aver salvato l'euro, Draghi deve ora salvare l'Italia, «se riuscirà diventerà un logico pretendente» per la presidenza dell'Italia nel 2022. «Se non riuscirà a superare le contraddizioni della sua coalizione -conclude il quotidiano francese - l'atterraggio sarà particolarmente doloroso per lui, ma soprattutto per il paese».
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