Dipendenza da Internet: la prima mappa dei centri realizzata dall’Istituto superiore sanità

Dipendenza da Internet: la prima mappa dei centri realizzata dall’Istituto superiore sanità
Venerdì 18 Febbraio 2022, 15:31 - Ultimo agg. 16:14
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Una mappatura geolocalizzata e interattiva per individuare velocemente i servizi che si occupano di dipendenza da internet. Si tratta di una guida online realizzata dal Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto superiore di sanità nell’ambito del progetto Ccm Rete senza fili: tante connessioni possibili. La mappa viene presentata oggi nell’ambito del webinar “Disturbi da internet” ed è disponibile sulla piattaforma dove gli operatori possono censirsi.

La guida, aggiornata al mese di dicembre 2021, è un elenco ragionato delle strutture socio-sanitarie che si occupano delle problematiche legate all’uso di Internet e facilita l’accesso alle risorse territoriali agevolando e riducendo i tempi d’incontro fra domanda dell’utente e risposta dei servizi.

L’Istituto Superiore di Sanità inoltre metterà a disposizione tutti i Telefoni Verdi sulle dipendenze (fumo, alcol, droga, doping, gioco d’azzardo) per poter intercettare anche i disturbi legati alla dipendenza da internet.

«Offrire agli utenti alle prese con un uso problematico da internet un aiuto per indentificare subito il servizio più idoneo - dice Roberta Pacifici, direttrice del Centro nazionale dipendenze e doping dell’Iss - può favorire un più facile accesso alla presa in carico e al trattamento di questa dipendenza e prevenire così la cronicizzazione del disagio».

Secondo i dati del censimento sono 99 le risorse territoriali che si occupano dei disturbi internet correlati, di cui 83 afferenti al servizio sanitario nazionale e 16 al privato sociale. Tuttavia l’offerta non è omogenea sul territorio nazionale: la Lombardia per il Nord, le Marche per il Centro e la Sardegna per il Sud e le Isole sono le regioni con la maggior presenza di risorse territoriali per le dipendenze da Internet.

Non sono giunti aggiornamenti dalle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia e Molise.

I percorsi di trattamento offerti sono caratterizzati prevalentemente da un approccio multimodale integrato che vede nell’intervento di sostegno psicologico al paziente (93%) l’intervento maggiormente proposto, a seguire la psicoterapia individuale (91%) e l’intervento di sostegno psicologico ai familiari (82%), l’intervento psicoeducativo individuale (73%) e la psicoterapia familiare (66%), percentuali minori riguardano gli altri interventi proposti nella scheda di rilevazione. Le risorse territoriali si avvalgono di diverse figure professionali che offrono trattamenti integrati. I professionisti che compongono l’équipe sono 347 e sono soprattutto psicoterapeuti (29%), assistenti sociali ed educatori professionali (entrambi 16%), medici specialisti in psichiatria o neuropsichiatria (15%) e a seguire psicologi clinici, infermieri professionali, medici specialisti in neuropsichiatria infantile, stagisti, borsisti e volontari.

La maggior parte delle risorse territoriali prende in carico utenti per le dipendenze da sostanza (73%) e/o per le altre dipendenze comportamentali (91%). Sono soprattutto l’alcol (59%) e il disturbo da gioco d’azzardo (68%) ad essere trattati nei servizi e nelle strutture che hanno aderito al censimento.

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