I partner che ricorrono alla procreazione assistita molto sesso sono bersaglio di messaggi ingannevoli. Quasi 80mila coppie italiane si rivolgono alla procreazione medicalmente assistita (Pma) e 14mila bambini nascono ogni anno in Italia, pari a più del 3% del totale dei piccoli che vengono al mondo nel nostro Paese (stando ai dati Relazione al Parlamento sulla Pma 2020). «Per dare ai pazienti uno strumento di difesa contro messaggi non controllati che arrivano quasi ad "assicurare" una gravidanza» la Società italiana di fertilità e sterilità- medicina della riproduzione (Sifes-Mr), riunita dal 7 al 9 ottobre per il suo congresso nazionale lancia un decalogo e un osservatorio che monitorerà il panorama italiano, accogliendo anche le segnalazioni sul proprio sito web, www.sifes.it. «L'infertilità può ferire le persone - evidenzia il presidente Sifes-Mr, Filippo Maria Ubaldi - rendendole emotivamente fragili e facile bersaglio di informazioni in alcuni casi non basate su evidenze scientifiche. Il tema cardine di questa edizione del congresso, tornato in presenza, è proprio la comunicazione nella Pma e gli scarsi strumenti che le coppie hanno per difendersi da messaggi a volte ingannevoli».
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«La Corte di Giustizia Ue, con la sentenza del 4 maggio 2017 - spiega Carlo Bulletti, consigliere della Sifes-Mr - ha ritenuto legittime le limitazioni all'utilizzo della pubblicità da parte dei professionisti sanitari, sulla base di un ponderato bilanciamento di interessi contrapposti, quello del libero mercato e quello della tutela della salute. Ma in molti Paesi europei, Italia inclusa, non esistono controlli di autorità terze. Circolano promozioni di centri di fecondazione in vitro sul territorio nazionale e in altri Paesi europei (Spagna, Grecia, Cipro, Malta) che promettono risultati del 70% con il trasferimento di un solo embrione (blastocisti) indipendentemente dalle caratteristiche anagrafiche e cliniche delle coppie, o l'80% di successo al primo tentativo di Pma.
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Ecco le 5 regole, che si leggono su AdnKronos, per i medici nell'offerta delle proprie prestazioni: 1) Un ginecologo esperto di medicina riproduttiva non promette ciò che non può mantenere, per serietà e per formazione scientifica; 2) Un ginecologo esperto prospetta alla coppia solo soluzioni corroborate da evidenza scientifica: ciò che cerca quella coppia sono soluzioni, non opinioni. Le soluzioni si ottengono applicando tecniche e procedure dotate di evidenza di risultato; 3) È importante capire la sofferenza della coppia, indirizzandola anche a un mirato supporto psicologico. E ancora: 4) Nel difficile percorso della Pma, gran parte delle delusioni è dovuta alla scarsa attenzione che un centro concede alle coppie. Che spesso desiderano avere colloqui al di fuori dei momenti di visita, anche solo per lenire ansie e dolori; 5) Un ginecologo che promette tecniche non validate scientificamente o prescrive esami o farmaci di non provata efficacia non è il medico che vi darà la gioia che state cercando.