Il regolamento del ministero che fissa gli standard qualitativi e quantitativi dell'assistenza ospedaliera fissa infatti al 25% la quota massima di cesarei primari per le maternità con più di 1.000 parti e 15% per le maternità con meno di 1.000 parti. Va però precisato che per alcune strutture il dato non è attendibile perchè è in corso un audit di verifica, e quindi tali presidi non sono stati citati nella rilevazione. Inoltre, nella valutazione dei dati occorre anche considerare più attendibili i dati delle strutture che presentano volumi di attività più elevati.
L'esito più favorevole l'ha registrato l'Ospedale di Carate Brianza (Monza) che a fronte di 1629 interventi ha registrato un esito pari al 5,16% di cesarei, seguito dall'ospedale di Borgo S.
Lorenzo (Fi) con il 5,95% su 421 parti e dall'ospedale Civile di Palmanova (Udine) con il 6,55% di parti cesarei primari su un totale di 687. È invece la CCA Villa Cinzia di Napoli, con 92,7% di cesarei primari su 543 parti, la struttura che ha registrato l'esito più sfavorevole preceduta dalla CCA Mater Dei di Roma con l'87,28% (su 180 parti effettuati) e dalla CA S. M. La Bruna di Torre Del Greco con l'81,8% su 323 parti.