Dipendenti in pensione
e l'asilo nido va al privato

Dipendenti in pensione e l'asilo nido va al privato
di Mg. Cap.
Mercoledì 28 Aprile 2021, 09:09 - Ultimo agg. 16:34
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Nel consiglio europeo di Barcellona del 2002, fu fissato come target per gli stati Ue di raggiungere i 33 posti in asili nido ogni 100 bambini, sfida poi recepita anche nella normativa nazionale. A fronte di un centro-nord che ha quasi raggiunto l'obiettivo di Barcellona (32) e dove in media 2 comuni su tre offrono il servizio, nel Mezzogiorno i posti ogni 100 bambini sono appena 13,5, e il servizio è garantito in meno della metà dei comuni (47,6%). Tra le Regioni la Campania è ultima con soltanto il 9,4 posti ogni 100 bambini, secondo il report Con i Bambini basato su dati Istat aggiornati a ottobre 2020. In Campania, l'offerta potenziale della provincia di Salerno (13 posti ogni 100 bambini) è quasi doppia rispetto a quella di Caserta (6,6), mentre nel napoletano siamo a 8.9 con 319 servizi attivi per 7.402 posti autorizzati.

I comuni senza neanche un asilo nido sono 309 su 550 ossia il 56%.

La scarsità di asili nido e servizi per la prima infanzia però spesso è dovuta all'impossibilità di assumere nuovo personale. Accade a San Sebastiano al Vesuvio dove il Comune ha affidato l'unico asilo nido a un gestore esterno. «Non abbiamo più personale, in quiescenza già da alcuni anni, e come il mio predecessore, credo che la scelta più consona sia quella di affidarci a una ditta esterna che mantiene per contratto le rette calmierate così da offrire un servizio ai cittadini» spiega il sindaco Salvatore Sannino. «I miei figli prosegue - negli anni 80 sono cresciuti nell'asilo comunale, da allora non c'è stato turn over del personale educativo e l'opzione per mantenerlo aperto è soltanto quella dell'affido a ditte esterne.

Un Comune piccolo come il nostro non può permettersi nuove assunzioni, abbiamo pochi fondi e consideri che all'anno un solo dipendente costa circa 30mila euro, e il numero del personale dipende da regole regionali. Sono dell'idea però che gli asili nido debbano essere di competenza del Ministero dell'Istruzione, proprio come si fa per la scuola dell'infanzia. Questo aiuterebbe molto le famiglie, sia per offrire continuità che personale selezionato da concorsi indetti dal Ministero e gestiti dall'Ufficio scolastico regionale» conclude il sindaco Sannino.

 

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