Premio Napoli e Ufficio scolastico regionale, ecco il piano per incentivare la lettura tra i giovani

La scommessa: «Tenteremo di mettere un libro in mano ad ogni ragazzo»

Premio Napoli e Ufficio scolastico regionale, ecco il piano per incentivare la lettura tra i giovani
di Mariagiovanna Capone
Sabato 15 Luglio 2023, 18:11
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«Tenteremo di mettere un libro in mano ad ogni ragazzo». Con questa promessa, Maurizio de Giovanni iniziò la sua presidenza di Campania legge – Fondazione Premio Napoli, convinto che il disagio giovanile e le difficoltà che i minori incontrano nella socializzazione siano frutto di un appiattimento culturale. Tre mesi dopo, dalle parole è passato ai fatti, firmando un protocollo di intesa tra la Fondazione e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania con cui saranno strutturati progetti e iniziative per favorire la lettura tra i più giovani.

«Chi legge… cresce» è una iniziativa con cui mettere a sistema azioni integrate in materia di contrasto alla povertà educativa tramite la diffusione della promozione della lettura nelle scuole. Azioni che si terranno su tutto il territorio regionale e che in una prima fase vedranno coinvolti gli istituti secondari di secondo grado per poi passare alle secondarie di primo grado e alle primarie, con cui Fondazione e USR della Campania si impegnano a collaborare nelle attività di informazione ed educazione in materia di promozione della lettura, nella realizzazione concordata di progetti di apprendimento individuale e di gruppo, nella condivisione di incontri, seminari, percorsi laboratoriali, nonché nella progettazione e realizzazione di iniziative su temi connessi alla promozione della lingua e della cultura italiana.

Oltre a de Giovanni e al direttore USR Ettore Acerra, presente anche Andrea Mazzucchi, direttore del Dipartimento di Studi Umanistici della Federico II e consigliere del sindaco di Napoli. Una delle iniziative ha per protagonisti gli scrittori finalisti del Premio Napoli e altri autori legati a Campania legge, che terranno incontri negli istituti scolastici. Inoltre sarà lanciato il Campania legge contest, un progetto per cui gli studenti delle scuole superiori della regione sono chiamati a trasformare i libri letti in un prodotto creativo: fumetto, videogame, sceneggiatura cinematografica, drammaturgia teatrale, opera artistica e altro.

Lo studente, il gruppo di alunni o la classe che vincerà la competizione potrà produrre la propria idea. 

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«Proponiamo una cura alla malattia. Mettere un libro in mano ai ragazzi è un obiettivo, ma anzi oggi credo che potremmo raddrizzare il tiro e puntare sul fatto che prendano loro stessi un libro in mano» ammette lo scrittore. «La stipula di questo protocollo esprime la volontà dell’USR Campania di creare accordi, intese e sinergie con istituzioni culturali di rango per allargare il nostro raggio di attività. In questo caso avviene con la Fondazione Premio Napoli: siamo molto soddisfatti di iniziare un percorso didattico informativo con una realtà di tale prestigio» ammette Acerra. «La collaborazione – prosegue - si concretizza subito nel varo di un progetto di lettura creativa dal titolo “Campania legge contest”: mi sembra un’opportunità stimolante per i giovani del nostro territorio, un modo nuovo per affrontare i testi e magari immaginare un futuro tramite la lettura. Specialmente negli istituti superiori si riscontra un dato negativo riguardo la fruizione di libri da parte dei giovani e in questo senso la tecnologia e la multimedialità possono risultare un ostacolo. Un progetto così concepito, che pure potrebbe riguardare anche l’uso del digitale, può essere un mezzo per trasformare i testi letti e analizzati in altro, in produzioni vicine al mondo dei ragazzi».

Per de Giovanni il protocollo rientra in pieno nella missione di Campania legge di diffondere la lettura nel territorio. «L’idea di una lettura creativa nelle scuole è stata tra le prime attività che si è pensato di lanciare. Crediamo che la lettura, al di là di ogni retorica, possa aiutare alla didattica e all’avviamento professionale; oltre che favorire lo sviluppo dell’immaginazione, tra i principali obiettivi che Campania legge vuole realizzare tramite la promozione della parola letta. Non vedo l’ora di leggere i progetti dei ragazzi e di incontrarli nelle scuole. Saranno i nostri primi partner nella battaglia che conduciamo: meno armi, più libri, specie tra i giovani». Per Mazzucchi «Campania legge, in quanto motore culturale, non può non guardare al contesto in cui agisce e questo è un territorio che ha dati drammatici sulla lettura, con le conseguenze che ciò comporta. Non ci può essere alleato migliore della scuola, fulcro di grandi iniziative che portano a sviluppare la concezione della bellezza estetica del libro e ad uno straordinario potenziamento dell’immaginazione, nonché all’acquisizione di competenze utili alla comprensione del presente, dunque alla formazione di una coscienza civile».

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