Scuola in Campania, alunni in calo e crollano i professionali

Scuola in Campania, alunni in calo e crollano i professionali
di Mariagiovanna Capone
Martedì 14 Settembre 2021, 07:26
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Con la partenza anticipata di due giorni in alcune scuole campane, rispetto alla data fissata dalla Regione Campania, l'anno scolastico 2021/2022 si può dire ormai aperto. Tralasciando per un attimo Green Pass, controlli, mascherine e didattica in presenza al 100% (punti fermi del ministero dell'Istruzione) ci sarebbero altre riflessioni da fare sui cambiamenti che stanno avvenendo nelle aule. Confrontando i dati degli ultimi due anni, cioè dall'inizio della pandemia a oggi, si constata il calo degli studenti (speculare al calo demografico) e un lieve aumento degli studenti con disabilità.

Un altro dato significativo che emerge, poi, è l'aumento del numero delle classi delle superiori: teoricamente meno classi pollaio, ma non è così.

La media è praticamente identica negli ultimi tre anni e si attesta su 21,8 studenti per classe. Discorso opposto per la primaria dove c'è un consistente calo di classi in parallelo al numero degli studenti e oggi la media è scesa a 17,9 alunni per classe. Diminuiscono di molto i bimbi disabili all'asilo, probabilmente in conseguenza a meno controlli dovuti alla fase pandemica. Rispetto alle scelte degli studenti delle superiori, continuano ad aumentare le iscrizioni ai licei, lieve aumento ai tecnici, mentre il crollo ai professionali prosegue.

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Domani entreranno in classe 834.721 alunni della Campania, meno 15.016 rispetto allo scorso anno quando già c'era stata una diminuzione, che in due anni si attesta su 31.978 unità. Un'accelerazione del calo di alunni notevole, rispetto alla flessione di circa 10mila studenti degli ultimi anni, riflesso del calo delle nascite iniziato da circa 8 anni. Meno studenti dovrebbe indicare meno classi, ma a differenza degli altri anni, la pandemia ha tolto appena 58 classi, segnale forte del ministro Bianchi che ha più volte ricordato di voler contrastare le «classi pollaio». Con l'ex ministra Azzolina avvenne tutt'altro: con un calo di studenti di circa 17mila unità, tagliò ben 287 classi, aumentando così la possibilità di affollamenti. In termini percentuali, in Campania in media con Bianchi abbiamo 19,8 alunni per classe mentre con Azzolina 20. Il calo di iscrizioni più ingente è alla primaria con quasi 8mila alunni in meno, seguiti dalle medie dove mancheranno all'appello 5.471 studenti poi infanzia con quasi 3mila in meno, mentre alle superiori aumentano di 1.356. Quest'anno scolastico entreranno nelle classi della Campania 30.370 studenti disabili, solo 305 in più rispetto allo scorso anno, in calo solo nella scuola dell'infanzia dove ci sono oltre 500 bambini in meno rispetto allo scorso anno. Nelle superiori invece c'è un aumento di 649 unità, passando da 8.644 dello scorso anno agli attuali 9.293.

Altro dato significativo secondo i dati ufficiali del ministero dell'Istruzione è un cambio di rotta del percorso di studio scelto dagli studenti delle secondarie di secondo grado. È ormai evidente che i licei sono scelti dalla maggior parte dei ragazzi: attualmente sono 167.178. Rispetto allo scorso anno sono aumentati di 2.752 unità, mentre rispetto a due anni fa sono oltre 4.500. In lieve aumento anche le presenze agli istituti tecnici in un anno sono cresciuti di 732 unità e si attestano a 85.194 unità. Ma il tracollo sta avvenendo agli istituti professionali dove attualmente ci sono 59.619: in un anno persi 2.178 studenti, in due anni invece 4.347 studenti.

Del calo della platea scolastica in Campania se n'è parlato anche al convegno «In rientro a scuola in sicurezza, dentro e fuori» che si è svolto ieri nella sede del Consiglio regionale, collegando alla dispersione scolastica. Per il garante regionale dell'Infanzia e dell'Adolescenza, Giuseppe Scialla, «se non motiviamo i ragazzi finiremo per alimentare ulteriormente la dispersione. In Campania è un problema serio e pericoloso» ricordando il pericolo di reclutamento criminale. Bisogna porre una particolare attenzione». «Dal primo gennaio al 15 agosto sono più di 25mila i reati commessi da minorenni» precisa Gianluca Cantalamessa, deputato e componente della commissione Antimafia, che vede «una relazione tra dispersione scolastica e reati commessi». All'incontro tra gli altri anche il sottosegretario alla Pubblica Istruzione, Rossano Sasso, Nino Maio, presidente del Forum delle Associazioni delle Famiglie e Gioacchino Di Capua, referente di Associazione Genitori della Campania.

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