Roma, rissa tra clochard: uno è grave

Roma, rissa tra clochard: uno è grave
di Michela Allegri
Mercoledì 10 Gennaio 2018, 08:54 - Ultimo agg. 19:07
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Lo ha picchiato senza motivo, in pieno pomeriggio, colpendolo con un pugno al volto violentissimo mentre passeggiava vicino alla stazione Termini. Vittima della violenza di un senzatetto senegalese di 37 anni, un quarantasettenne polacco, anche lui probabilmente senza fissa dimora. Dopo l'aggressione, per il trentasettenne sono scattate le manette. Il pubblico ministero Barbara Zuin ne ha disposto il fermo per lesioni gravissime. Il polacco, infatti, ha un trauma cranico e varie fratture al volto, ed è in prognosi riservata al policlinico Umberto I. Ad eseguire l'arresto sono stati gli agenti della Polfer.

IL VIDEO
A incastrare l'indagato, un video delle telecamere di sorveglianza puntate su via Marsala, proprio accanto alla stazione. Sono le 17 di lunedì. La vittima sta camminando accanto al marciapiede, da sola. All'improvviso, il senegalese inizia a urlare e la aggredisce con un pugno in piena faccia. Colpisce il polacco con una forza tale da fratturargli il naso e la mascella. Il quarantasettenne perde i sensi e cade in terra. Ha il volto livido e sfigurato. Soccorso da alcuni passanti che chiamano l'ambulanza e che lanciano l'allarme, viene trasportato d'urgenza al policlinico Umberto I, dove viene ricoverato in prognosi riservata.

I TESTIMONI
Grazie al filmato, gli agenti riescono a identificare in pochissimo tempo l'aggressore, che viene subito arrestato: si trova ancora nel suo giaciglio accanto alla stazione. Gli investigatori ascoltano alcuni testimoni, chiedono informazioni ai dipendenti dei negozi di via Marsala, che raccontano che il trentasettenne è un clochard che si accampa da mesi a Termini. Ha spesso modi violenti, non è la prima volta che dà in escandescenza. Qualcuno di loro ha visto anche il polacco dormire in strada. Da qui, l'ipotesi che possa essere pure lui un senzatetto, anche se nessun teste ha dichiarato di averlo mai visto insieme all'aggressore. Per il momento, la vittima non ha ancora fornito la sua versione dei fatti: prima di ascoltarla, gli inquirenti devono aspettare che le sue condizioni di salute migliorino.

 
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