Ormai è un giallo. I daini continuano a morire nel campo agricolo tra via della Veneziana e l’Oasi di Macchiagrande del Wwf. Erano cinque le carcasse portate via a fine luglio, ora siamo arrivati a una quindicina di esemplari. Un cimitero dei daini. Un mistero queste morti perché se in un primo momento si era pensato ai lupi, presenti da tempo nell’area tra Maccarese e Fregene con una colonia di almeno sei esemplari, l’analisi delle ferite sui corpi non convince gli specialisti. «Il lupo attacca alla gola del daino – spiegano al Wwf – in alcuni casi sono stati mangiati da dietro. E in altri non presentano nemmeno segni evidenti di sbranamento».
Daini in cerca di cibo investiti sulle strade intorno al Parco del Circeo
LE IPOTESI
Diverse le ipotesi che si fanno, non si esclude un possibile avvelenamento, magari la presenza di qualche tossina nell’acqua, in qualche pianta o addirittura una specie di epidemia.
«La buccia delle patate contiene la solanina – spiegano i veterinari della Asl – ingerita può provocare alterazioni nervose, sonnolenza, emolisi e irritazione della mucosa gastrica. Se assunta in dosi particolarmente elevate può addirittura risultare mortale». Anche questa è una pista su cui si lavora, i daini anche se non fossero morti con la solanina potrebbero essere molto più rallentati e quindi prede più facili per i predatori. Sono stati prelevati dai campi diversi campioni anche di patate per non escludere nessuna ipotesi. Altro elemento che complica le cose è l’avvistamento, fatto direttamente dai veterinari della Asl, di due cani neri nella zona, uno di grandi dimensioni, che rincorrevano i daini. «Uno era sicuramente un Labrador nero – spiega il responsabile del servizio veterinario – stavo venendo al mattino per analizzare un daino morto e l’ho visto inseguire in fondo al campo un giovane esemplare che è scappato nel bosco». I cani neri sono stati notati anche dalla società che esegue il prelievo delle carcasse dei daini per lo smaltimento: «Avevano entrambi i collari – dicono – uno era un Labrador e l’altro un Breton». Secondo gli esperti anche i cani, specie se il daino è indebolito dalla solanina, potrebbero provocarne la morte attaccandoli al collo, proprio come i lupi. Un mistero difficile da risolvere anche per un altro motivo, nella colonia dei lupi ci potrebbero essere degli esemplari ibridi, incroci nati anche con cani selvatici, in questo caso le modalità di attacco cambiano e potrebbero essere compatibile con alcuni di questi casi. Ma qualsiasi ipotesi resta sul tavolo.