Influenza, raffreddore e altri virus: a Roma è boom di malati a marzo. Ecco cosa sta succedendo

I medici: ancora tanti i casi di infezioni respiratorie, con polmoniti per gli anziani. Tra i bambini continuano i contagi di malattie esantematiche e streptococco

Influenza, raffreddore e altri virus: a Roma è boom di malati a marzo. Ecco cosa sta succedendo
Influenza, raffreddore e altri virus: a Roma è boom di malati a marzo. Ecco cosa sta succedendo
Fabio Rossidi Fabio Rossi
Martedì 26 Marzo 2024, 00:31 - Ultimo agg. 27 Marzo, 09:35
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La primavera è iniziata, con le temperature medie di questi giorni che hanno fatto già dimenticare l’inverno, ma le malattie respiratorie non lasciano in pace i romani. In realtà i livelli di diffusione del Covid sono ai minimi dalla fine della pandemia (su questo dato pesa anche la drastica riduzione dei tamponi eseguiti) e il picco influenzale è stato superato a febbraio, ma sono tante le persone malate nella Capitale, secondo il punto di osservazione dei medici di famiglia, dall’influenza ad altri virus e batteri che attaccano il sistema respiratorio: naso, gola, trachea, bronchi e polmoni.

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La situazione

La rete di ambulatori aderenti a Vaccinet, nata da un’iniziativa della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg) del Lazio, sta registrando ancora diversi casi di influenza di tipo B, causata da uno dei due principali virus stagionali di questo tipo, dopo quella del ceppo A che ha colpito in molti nel periodo invernale.

La sintomatologia-tipo di questa forma virale è caratterizzata da tosse e starnuti, mal di gola, dolori muscolari – le cosiddette “ossa rotte” - debolezza, rinite e, in alcuni casi, sintomi gastrointestinali. L’incubazione dura uno-due giorni e, nella maggior parte dei casi, i sintomi scompaiono entro 5-10 giorni. Tanti i contagi, in questo periodo, soprattutto tra i bambini impegnati negli asili nido, nelle scuole dell’infanzia o alle elementari, dove si segnalano anche diversi casi di malattie esantematiche (quelle che si manifestano anche con eruzioni cutanee) e di infezioni batteriche da streptococco.

I problemi

Ma non è questa l’unica causa di problemi respiratori in giro al momento. Tra i cittadini della Capitale, in queste settimane, «ci sono diversi casi di infezioni respiratorie dovute a forme virali non influenzali», spiega Alberto Chiriatti, vicesegretario regionale della Fimmg. Non solo, i residui casi di influenza stanno portando, sottolinea Chiriatti, «a casi di polmonite che stanno colpendo persone anziane», e si stanno già diffondendo i raffreddori da pollini. Una situazione «certamente non di emergenza», fanno notare dalla Fimmg, ma che lascia la soglia di attenzione dei medici ai livelli “invernali”, in attesa del miglioramento della situazione generale.

L’allerta

Senza considerare l’iniziale allarme per una possibile diffusione, anche da queste parti della Dengue, un’infezione virale tropicale che viene trasmessa dalle zanzare e, una volta importata dai Paesi a rischio, anche dalla zanzara tigre presente in Italia. Su questo fronte la Regione, in base alle disposizioni nazionali, si è attrezzata con due ordini di vaccini: 500 dosi in arrivo e altre 2.500 nelle prossime settimane, da mettere a disposizione per chi dovesse recarsi in aree del mondo a rischio. Va ricordato che non esiste un trattamento specifico per la Dengue e, nella maggior parte dei casi, le persone guariscono completamente in due settimane.

I dati

Sul fronte Covid, come detto, i numeri sono ai minimi dalla fine della pandemia. Nell’ultima settimana i contagi “ufficiali” sono stati 109 in tutto il Lazio (con un’ulteriore riduzione del 16,8 per cento rispetto ai sette giorni precedenti), con un decesso (dato stabile). Le persone ricoverate per questo motivo negli ospedali della Capitale e del resto della regione sono 240 (meno 2,1 per cento in una settimana), con cinque pazienti in terapia intensiva. Molto basso il numero di tamponi eseguiti (in media 1.568 al giorno), ma anche la percentuale di test positivi, appena uno ogni cento.

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