Calcio in testa alla moglie mentre
ha il figlio in braccio: a processo

Calcio in testa alla moglie mentre ha il figlio in braccio: a processo
di Nicola Sorrentino
Domenica 12 Maggio 2019, 12:42 - Ultimo agg. 13 Maggio, 06:26
2 Minuti di Lettura
CAVA DE' TIRRENI. Colpì la moglie con un calcio alla testa, mentre questa aveva in braccio il loro figlio. C'è questo episodio al centro di una citazione a processo, con l'accusa di maltrattamenti, per un 40enne cavese. Quell'azione tanto violenta non ebbe - fortunatamente per la donna e per il bimbo - grosse conseguenze, ma solo qualche giorno di prognosi per la prima, con il minore uscito miracolosamente illeso. Futili motivi alla base di quel gesto, ma che facevano da sfondo ad un rapporto tra i due oramai rotto e mutato, nel tempo, in una storia di maltrattamenti finita inevitabilmente all'attenzione della procura di Nocera Inferiore. L'attuale procedimento sarà trattato dal giudice monocratico, con l'uomo imputato per «comportamenti aggressivi e minacciosi reiterati nel tempo, con lancio di oggetti, percosse, aggressioni verbali e offese» nei riguardi della moglie. La violenta lite di quel giorno decretò la fine definitiva della loro storia. Era il 29 novembre 2017, ma già in passato la donna sarebbe stata maltrattata, più volte, tra le mura di casa. Nel caso specifico, raccontato in una lunga denuncia ai carabinieri, la vittima fu colpita da un calcio al capo, con la ferita alla testa refertata in ospedale come "contusione epicranica" e tre giorni di prognosi di riposo consigliati dai medici. I fatti, configurati con l'accusa di maltrattamenti a danno della moglie convivente, sono aggravati dalla presenza del figlio minore, che nel caso specifico era tra le braccia della madre. Solo per un caso fortuito non restò colpito dal calcio del padre, che non esitò ad aggredire la donna nonostante la sua presenza. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA