Salerno, gli chef a Fuorni per l'iniziativa “L’ALTrA Cucina… per un Pranzo d’Amore”

L'iniziativa si svolgerà con le detenute che collaboreranno alla preparazione dei piatti

Chef nelle carcere, l'iniziativa
Chef nelle carcere, l'iniziativa
Martedì 19 Dicembre 2023, 15:53
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Domani sarà un giorno speciale che illuminerà tantissime carceri italiane: oltre 6000 detenuti e 1200 volontari si riuniranno per dare vita ad un pranzo di Natale indimenticabile. È questa l’iniziativa promossa dall’Associazione Prison Fellowship Italia onlus, in collaborazione con il Rinnovamento nello Spirito Santo, Fondazione Alleanza del RnS e il Ministero della Giustizia per festeggiare, in un modo speciale, la X Edizione dell’evento “L’ALTrA Cucina… per un Pranzo d’Amore”.  

In contemporanea in 29 carceri italiani si condividerà, con oltre 6000 detenuti e detenute, un gesto d’amore nel segno della solidarietà.

Sarà un pranzo di Natale “regale” a tutti gli effetti, perché a realizzarlo con le loro brigate saranno chef e cuochi dell’alta cucina, ed a servirlo volti noti del mondo dello spettacolo, dello sport, dell’arte e del giornalismo.

E sul territorio salernitano non poteva mancare l’adesione dell’Associazione Cuochi Salernitana, guidata dal presidente Luigi Di Ruocco, i cui chef Ciro Del Luongo, Pasquale Attanasio e Salvatore Moscariello saranno impegnati presso la sezione femminile della Casa Circondariale “Antonio Caputo” di Salerno. «Non siamo soltanto un’Associazione di categoria. Non siamo soltanto formazione professionale per allievi e professionisti - commenta il pesidente Luigi Di Ruocco - Siamo anche e soprattutto impegno, dedizione e passione per il sociale e per tutte le iniziative di beneficenza che fanno bene al cuore».

«Cucinare è un atto d’amore e in questo caso lo è ancora di più - dichiara lo chef Ciro Del Luongo, vice presidente dell’Associazione Cuochi Salernitani - Sono circa dieci anni che questo evento straordinario conferma che il bene sprigiona il bene, guarendo molte ferite dell’anima e favorendo l’integrazione tra il “mondo fuori” ed il carcere. E, come Associazione Cuochi Salernitani, siamo fieri di mettere a disposizione degli altri la nostra professione, le nostre competenze culinarie e, soprattutto, il nostro amore».

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