Società per onoranze funebri intestate a prestanomi per evitare l'azione antimafia dell'autorità giudiziaria: la Dia ha eseguito due provvedimenti coercitivi e quattro di interdizione nei confronti di sei persone titolari di pompe ditte funebri accusate dalla Procura di Salerno di concorso in trasferimento fraudolento di valori.
Si tratta dei proprietari di un'impresa di Scafati che, grazie a questo espediente, ha tentato di conservare i beni che temevano gli venissero sottratti.
Le società coinvolte nell'indagine della Dia, coordinate dal procuratore di Salerno Giuseppe Borrelli, sono già tutte «colpite» dall'interdittiva antimafia della Prefettura: si tratta de «L'Eternità srl», della «MFS srl» e dell'impresa individuale «Onoranze Funebri l'Eternità», quest'ultima intestata a all'indagato Nunzio Brancaccio.