False fatture e maxi-evasione:
a giudizio imprenditore di Nocera

di Nicola Sorrentino
Mercoledì 9 Gennaio 2019, 11:50 - Ultimo agg. 10 Marzo, 17:33
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Si sarebbe reso responsabile di una grossa, almeno nei numeri, evasione fiscale producendo false fatture. Ora lo attende il processo a maggio, dinanzi al giudice monocratico del tribunale di Nocera Inferiore, Daniela De Nicola. Lui è G.Z. , imprenditore originario di Modena di 72 anni, che avrebbe provocato all'erario, in questo caso all'Agenzia delle entrate, un danno di migliaia di euro. E lo avrebbe fatto in qualità di legale rappresentante di una società con sede a Nocera Inferiore. Nel mirino del sostituto procuratore Roberto Lenza, dopo un controllo svolto da Agenzia e Guardia di Finanza, finì la "falsa" dichiarazione dei redditi per il 2012. Dichiarazione che attraverso quella società, registrava un numero di fatture che avrebbero attestato operazioni inestistenti. Nello specifico, un imponibile di 160mila euro ed Ires per 8800 euro, con ulteriori 330mila e 578mila euro ricevuti dalla sua società, con relativo Ires ammontante ad oltre 90mila euro. I controlli furono effettuati il 30 settembre del 2013. In fase preliminare, la procura ottenne dal gip - il 14 giugno 2017 - anche un sequestro preventivo per equivalente nei confronti dell’imprenditore, riguardante beni di ogni natura per un ammontare di quasi 100mila euro. La società si occupava di energia solare e rinnovabile. Il sistema delle false fatturazioni, prassi consolidata per chi è accusato di evasione, serve ad eludere i pagamenti fiscali, contabilizzando e riportando operazioni inesistenti e movimenti di liquidità in grado di incidere sull’imponibile. 
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