Incidente a Scafati: pensionato solo ha un malore, va in ospedale ma sbatte contro il guardrail e muore

Il 76enne, separato da anni, viveva da solo a Poggiomarino

L'auto del pensionato morto a Scafati
L'auto del pensionato morto a Scafati
di Daniela Faiella
Lunedì 2 Gennaio 2023, 11:21 - Ultimo agg. 11:27
3 Minuti di Lettura

Giunge in preda ad un malore, alla guida della sua auto, all'ospedale Mauro Scarlato, ma prima di arrivare al pronto soccorso si schianta contro il guardrail, all'interno del parcheggio, e muore. Tragedia a Scafati nella notte di Capodanno. Era infatti trascorsa circa un'ora dallo scoccare della mezzanotte quando Ferdinando Di Somma, 76 anni, di Poggiomarino, è arrivato al Covid hospital di Scafati. Correndo, alla guida della sua Fiat Idea blu. L'anziano, colto da malore mentre era solo in casa, era riuscito a mettersi in macchina e a raggiungere Scafati, partendo da Poggiomarino, in cerca di aiuto. Una corsa disperata, finita contro un guardrail, in prossimità della rampa di accesso al vecchio pronto soccorso. Per cause ancora da chiarire, complice anche la fittissima nebbia della notte scorsa, il 76enne ha infatti perso il controllo del veicolo proprio mentre si stava avvicinando al primo accesso utile per entrare in ospedale.

Di Somma avrebbe dovuto percorrere ancora poche centinaia di metri per arrivare al pronto soccorso Covid dove era diretto per chiedere aiuto.

Inutili i soccorsi. All'interno del parcheggio non c'era nessuno quando si è verificato l'impatto. L'allarme è scattato subito dopo. In sette, tra medici ed infermieri, si sono precipitati nell'area esterna del presidio sanitario per tentare di soccorrere il 76enne che era ancora vivo, ma agonizzante. L'uomo, che era rimasto incastrato con una gamba sotto il volante, è riuscito a dire poche parole: «Aiutatemi, sto male», prima di perdere conoscenza. Il rianimatore di turno è intervenuto tempestivamente, ma l'anziano è morto appena è stato liberato dalle lamiere dell'auto e sistemato su una barella. Sul posto, pochi minuti dopo, sono giunti i carabinieri della tenenza locale che hanno informato l'autorità giudiziaria. Nel tardo pomeriggio di ieri, su disposizione del sostituto di turno della Procura di Nocera Inferiore, la salma dell'anziano è stata restituita ai familiari per i funerali. Il dissequestro è avvenuto solo dopo l'esame esterno del cadavere che ha confermato le cause naturali della morte. Ferdinando Di Somma non aveva segni di traumi o ematomi sul corpo. Secondo i medici potrebbe aver avuto un infarto che non gli ha lasciato scampo.

Il 76enne, separato da anni, viveva da solo a Poggiomarino. I figli, che vivono a Scafati, avrebbero riferito ai carabinieri che il padre aveva avuto la febbre nei giorni precedenti e che, per questo motivo, aveva preferito restare a casa la sera del 31 dicembre declinando l'invito dei familiari di cenare insieme in attesa dell'arrivo del nuovo anno. Ferdinando Di Somma era, insomma, solo in casa l'altro ieri notte, quando si è sentito male. Era l'una circa. Il suo primo pensiero è stato raggiungere l'ospedale più vicino, senza sapere che l'accesso nella struttura sanitaria di via Passanti è riservato ai pazienti Covid. L'anziano non ha esitato a mettersi in macchina e a sfidare la nebbia fitta dell'altra notte per raggiungere il Mauro Scarlato, ma, una volta nel parcheggio, ha perso il controllo dell'auto ed è finito contro il guardrail, in prossimità della curva che conduce al vecchio pronto soccorso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA