Isolamento fiduciario, un salernitano
vince al Tar contro governo e Regione

Isolamento fiduciario, un salernitano vince al Tar contro governo e Regione
di Petronilla Carillo
Giovedì 9 Aprile 2020, 13:19 - Ultimo agg. 19:39
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Dopo il Tar Napoli - che aveva decreato la sospensione -anche quello di Salerno accoglie il ricorso del cittadino sottoposto a regime di quarantena forzata - annullando di fatto il pèrovvedimento - per essere andato a trovare la madre anziana. Ricorso presentato dai suoi legali, gli avvocati Stefania Forlani e Oreste Agosto, contro la Regione Campania e la presidenza del Consiglio dei Ministri. Per i giudici amministrativi, le condizioni sanitarie della madre consentono al salernitano denunciato e multato, spostamenti finalizzati proprio all'assistenza della donna anziana. I suoi legali hanno difatti presentato certificazioni mediche che attesterebbero le condizioni non buone di salute della donna, precedenti all'emanazione del decreto governativo e dell'ordinanza regionale che  limita gli spostamenti in virtù delle misure restrittive anti contagio da Covid 19. E' questo il primo ricorso presentato contro i provvedimenti amministrativi varati per l'emergenza pandemia. L'uomo, ricordiamo, era stato anche sottoposto ad la misura di isolamento fiduciario per 14 giorni con controlli di polizia giudirizia: «una sorta di arrestoi domiciliari», spiegano i suoi legali. 
I due legali ribadiscono anche quanto già affermato all'indomani della sospensione del provvedimento a carico dell proprio cliente: «gli atti impugnati sono clamorosamente illegittimi» in quanto nel provvedimento limitativo della libertà personale, secondo Forlani ed Agosto, «non vi è alcuna motivazione che giustifichi la limitazione della libertà personale, cioè è un provvedimento del tutto immotivato, in evidente contrasto con l’articolo 13 della Costituzione che indica la “libertà personale” quale diritto fondamentale dell’individuo che può essere compressa solo “per atto motivato dell’autorità giudiziaria”». Inoltre «il provvedimento non trova legittimazione in una previsione di legge che la indichi come fattispecie tassativa né vi è alcun suggello legittimante da parte dell’autorità giudiziaria cui è costituzionalmente demandato il vaglio di garanzia. È, dunque, eccesso di potere». Ma non solo. Secondo gli avvocati, l’ordinanza regionale in questione, sarebbe stata superata da altri due decreti del presidente del Governo, pertanto «l’ordinanza regionale non può ritenersi nemmeno un provvedimento applicativo esecutivo dei vari Dpcm e della citata legge, in quanto introduce una sanzione non prevista dalla normativa».
 
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