La gang del cavallo di ritorno:
furti su commissione, 5 a processo

La gang del cavallo di ritorno: furti su commissione, 5 a processo
di Nicola Sorrentino
Giovedì 25 Ottobre 2018, 14:07
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MERCATO SAN SEVERINO - Chiesto il processo con rito immediato per le accuse di furto, ricettazione e riciclaggio di autovetture a carico di cinque persone. A firmare la richiesta la procura di Nocera Inferiore nei riguardi dei componenti della cosiddetta banda del cavallo di ritorno, che avrebbe operato illegalmente nella Valle dell'Irno, tra Mercato San Severino, Fisciano, Pellezzano e Castel San Giorgio. Il blitz dei carabinieri della compagnia di Mercato San Severino risale a settembre scorso, con le indagini che portarono all'emissione di misure cautelari per Rocco Moffa, accusato di ricettazione di centraline elettroniche, estorsione e riciclaggio di vetture. Ma anche per i napoletani Salvatore e Gennaro Esposito, di 38 e 37 anni, accusati di ricettazione, con i domiciliari per Nunziante Iannone, 31enne di Mercato San Severino e il 27enne Nicola D'Auria, di Castel San Giorgio, accusati questi ultimi due di furto di una 500 Abarth.

L'indagine ricostruisce cinque diversi capi d'accusa, mettendo insieme il meccanismo del cosiddetto cavallo di ritorno e le responsabilità addebitate ai coinvolti. Nelle informative dei carabinieri viene descritta la filiera intera dell'illecito, riguardante auto sportive, con i furti contestati di autoveicoli di media e grossa cilindrata da immettere sul mercato, dopo averne contraffatto il numero di telaio, i dati identificativi e le targhe. Oltre al passaggio delle centraline elettroniche, rubate dalle auto di volta in volta. Quest'ultime, infatti, venivano manomesse e alterate con tecniche specializzate. I carabinieri hanno ricostruito, inoltre, un episodio di estorsione con la tecnica del cavallo di ritorno. Alla vittima furono chiesti quasi 4000 euro per avere la sua auto indietro.
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