Luci d'artista, a Salerno edizione record con oltre 300mila visitatori: «E si può crescere ancora»

Il Comune: "Trasporto e pulizia da migliorare ma anche i salernitani cambino abitudini"

Luci, l'edizione dei record con oltre 300mila visitatori
Luci, l'edizione dei record con oltre 300mila visitatori
di Barbara Cangiano
Lunedì 22 Gennaio 2024, 07:34 - Ultimo agg. 12:30
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Cala il sipario sull'edizione 2023-2024 di Luci d'artista. In poco meno di due mesi sono stati tantissimi i visitatori che si sono riversati in città per ammirare le installazioni luminose: seicento i pullman autorizzati, per un totale di 30mila turisti arrivati principalmente da Puglia, Calabria, Basilicata, Lazio, Toscana e Veneto. A questo numero va aggiunto quello di coppie, famiglie e comitive che hanno scelto di raggiungere Salerno in treno o in auto. Stando alle stime degli operatori si parla di oltre 300mila persone che hanno contribuito a far salire il tasso di occupazione, sia nelle strutture alberghiere che in quelle extralberghiere, fino all'85-90 per cento durante i fine settimana e i periodi tradizionalmente più caldi, come il ponte dell'Immacolata, la settimana di Natale e il Capodanno. Un dato su tutti: nella sola giornata dell'8 dicembre sono stati in 170mila a varcare l'ingresso della Villa comunale.

Allo stato, l'amministrazione comunale non dispone ancora di dati aggiornati per radiografare l'andamento della manifestazione giunta alla sua diciottesima edizione, ma la percezione è che sia stata una kermesse da grandi numeri, decisamente superiori al biennio precedente, penalizzato sia dalle restrizioni imposte dal Covid che da un'offerta artistica ritenuta da moltissimi deludente.

«Credo che sia stata un'edizione molto ricca, sia in termini di contenuti che di presenze - spiega l'assessore comunale al Turismo Alessandro Ferrara - Molti alberghi hanno registrato il sold out e, in generale, tutte le strutture ricettive hanno avuto risultati incoraggianti. Da quanto mi risulta è andata bene anche per i titolari di bar, ristoranti, rosticcerie e pizzerie. Sul fronte del commercio c'è stata qualche lamentela, ma credo che dipenda molto dalla tipologia merceologica offerta. È infatti evidente che, a beneficiare di questi eventi, sia principalmente la ristorazione e non l'abbigliamento, così come è chiaro che il centro venga privilegiato rispetto alle altre zone della città. Ma questa non è una criticità di Luci d'artista. È un fenomeno che accade ovunque. Bisogna capire che Salerno, con i suoi 130mila abitanti, non è una metropoli e non è una città d'arte al pari di Napoli o di Roma. Quindi le performance che la manifestazione riesce a garantire sono indubbiamente un valore aggiunto, in particolare in un periodo dell'anno in cui non si sarebbe avuto un flusso così importante di turisti.

E di questo bisogna dare atto alla Regione Campania che sostiene con forza il progetto».

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Le criticità, però esistono e, come ogni anno, vengono sollevate da residenti e commercianti: «Il traffico rappresenta un problema - ammette Ferrara - Ma dal momento che questa è la conformazione di Salerno, che conta principalmente due strade di accesso, non resta altro che modificare le proprie abitudini. Prendere la metropolitana, che funziona perfettamente, oppure camminare a piedi, visto che non abbiamo enormi distanze. Senza dubbio sarà necessario apportare dei correttivi per il futuro: penso principalmente a incrementare il trasporto su gomma, che non è all'altezza di quello che ci proponiamo di offrire ai visitatori; migliorare la pulizia, in particolare in alcune aree della città e rendere più appetibili i servizi al pubblico. Sono priorità da mettere in campo subito, anche in vista dell'apertura dell'aeroporto, che ci consentirà di avere un appeal ancora maggiore sul mercato nazionale e internazionale, come conferma il successo del brand Salerno finora avuto in occasione delle principali fiere di settore».

Ferrara è fiducioso: «Le Luci devono farci comprendere che sono maturi i tempi per fare della nostra città un polo destinato a più vocazioni. Occorrono più alberghi, lavorare sulla destagionalizzazione, sfruttare la risorsa mare con l'apertura dei lidi per dieci mesi l'anno. Con il supporto di tutti gli operatori sono certo che otterremo risultati ancora più interessanti».

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