Mentre i contagi crescono gli ospedali vanno in tilt: tornano i focolai in corsia

Mentre i contagi crescono gli ospedali vanno in tilt: tornano i focolai in corsia
di Nello Ferrigno e Sabino Russo
Giovedì 24 Marzo 2022, 08:35
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Preoccupa l'impennata di contagi nel salernitano. Al covid hospital di Scafati occupati tre dei quattro posti disponibili in terapia intensiva. Al limite anche le corsie di degenza. Diversi cluster si registrano anche tra il personale sanitario. Dopo gli oltre 2mila casi di martedì, altri 1560 sono stati comunicati ieri dall'Unità di crisi, che fanno sfondare anche la soglia dei 225mila casi dall'inizio della pandemia. C'è preoccupazione tra le parti sociali, inoltre, per il mancato rinnovo dei contratti ai sanitari a tempo determinato in scadenza a fine mese.



Il livello di guardia negli ospedali dell'area nord della provincia di Salerno è stato innalzato. L'improvvisa impennata di Omicron 2 si tocca con mano anche all'Umberto I di Nocera Inferiore, al Mauro Scarlato di Scafati e al Martiri di Villa Malta di Sarno. Si registrano casi di positività al virus in diversi reparti, sia tra gli operatori sanitari che tra i pazienti. Nelle ultime 24 ore diversi reparti sono stati sanificati con la momentanea sospensione dei ricoveri. A Sarno la situazione più critica sembra essere in ortopedia con due medici e altrettanti infermieri contagiati. Non va meglio in chirurgia e medicina. Ci sarebbero contagi anche in laboratorio. Situazione complessa al pronto soccorso dell'ospedale di Nocera per un cluster tra gli infermieri. Sospesi i ricoveri nel reparto Obi, l'osservazione breve intensiva. Anche il Covid hospital di Scafati nelle ultime ore ha registrato una recrudescenza del contagio. In terapia intensiva su quattro letti disponibili, tre sono occupati. Due pazienti, non vaccinati, hanno manifestato i sintomi severi della malattia. I reparti di pneumologia e infettivi sono già al limite. Se il trend continuerà anche nei prossimi giorni, riferiscono fonti ospedaliere, saremo di nuovo in emergenza.

Sono 1560, intanto, i tamponi positivi comunicati ieri dall'Unità di crisi della regione, che portano la conta complessiva a 225mila 353 casi dall'inizio della pandemia. Altri 38 contagi si contano a Vietri sul Mare, 37 Castellabate, 10 a San Gregorio Magno, 4 a Giffoni Sei Casali, 1 a Minori, 38 a Centola, 48 a Capaccio Paestum, 5 a Scala, 13 ad Altavilla Silentina, 32 a Campagna, 62 a Buccino, 11 a Calvanico, 59 a Mercato San Severino, 8 a Ottati, 51 a Sant'Egidio Monte Albino dal 17 al 22 marzo, 325 a Eboli dal 13 al 20 marzo, 108 a Olevano sul Tusciano dal 14 al 20 marzo, 21 a San Mango Piemonte (14-21 marzo), 582 a Pontecagnano (14-20 marzo). Sono 8.093 i contagi da Coronavirus che si registrano in Campania, su 47mila 535 test analizzati, di cui 13mila 909 tamponi molecolari e 33mila 626 antigenici (o cosiddetti rapidi). I deceduti sono 4 nelle ultime 48 ore e 5 deceduti in precedenza ma registrati ieri. Dei 610 posti letto disponibili in terapia intensiva sono occupati sono 34, mentre di 3mila 160 disponibili in degenza quelli occupati sono 620.

Ancora nessuna notizia sul rinnovo dei contratti per i lavoratori precari del Ruggi. Ad una settimana dalla scadenza, le parti sociali sono preoccupate perché l'azienda non ha ancora determinato alcun atto che faccia intendere la prosecuzione dei contratti. «Ci siamo mobilitati da tempo per chiedere la proroga per gli operatori sanitari del Ruggi e non è possibile che ad oggi non ci siano ancora riscontri - spiega Antonio Capezzuto, segretario generale della Fp Cgil di Salerno - I casi di contagio sono in crescita in tutta la provincia e numerosi sono anche i casi di contagio tra il personale sanitario. Non sarebbe assolutamente auspicabile interrompere i rapporti di lavoro di oltre 70 lavoratori in un momento ancora particolarmente caldo per la nostra sanità e in vista di una Pasqua che si prospetta tutt'altro che tranquilla se i dati dovessero confermare il trend di crescita. I lavoratori sono stanchi di dover giustificare il perché della necessità del rinnovo dei contratti e la loro centralità nell'organizzazione del lavoro delle strutture sanitarie». Da qui l'appello affinché si deliberi nell'immediato la proroga di questi contratti, così come determinato l'altro giorno all'Asl di Salerno. «Si dia seguito agli annunci della Regione Campania, che ha indicato quale prospettiva dei rinnovi il 31 dicembre 2022 - continua Capezzuto - Si faccia presto, non consentiremo che lentezza e burocrazia possano indebolire la qualità assistenziale dell'ospedale salernitano».
 

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