Rapinato di due auto, poi il «cavallo
di ritorno» da 7000 euro: due nei guai

Rapinato di due auto, poi il «cavallo di ritorno» da 7000 euro: due nei guai
di Nicola Sorrentino
Lunedì 14 Ottobre 2019, 08:55
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ANGRI. Rapinato di due autovetture, poi la richiesta di 7000 euro per riaverle indietro. Rischiano il processo, così come chiesto dalla procura di Nocera Inferiore, due persone di 42 e 51 anni, originarie di Pagani e San Marzano sul Sarno, con le accuse, seppur diversificate tra loro, di rapina, esercizio arbitrario delle proprie ragioni, favoreggiamento ed estorsione. I fatti risalgono all'estate del 2013, nello specifico il 21 agosto, la data nella quale uno dei due indagati sottrasse con violenza le chiavi di una Lancia Y ad un'altra persona, dopo averlo preso a calci e pugni insieme ad un complice (per il quale la procura procede separatamente). L'aggressione fu preceduta da minacce esplicite di morte, quali: "Ti incendio la macchina e incendio pure a te", così come riportato nel capo d'imputazione. Nei giorni successivi, le auto furono portate in una carrozzeria, nel tentativo di renderle irrintracciabili al legittimo proprietario. Nello stesso giorno, poi, la vittima fu avvicinata con una proposta, che tale non era, visto che la procura l'ha inquadrata come vera e propria estorsione. Per avere le due auto indietro, l'uomo avrebbe dovuto consegnare 7000 euro. Uno dei due indagati strappò anche il portafoglio dalla mano della vittima, per ottenere un primo acconto di quella cifra di circa 1800 euro. Nel portafoglio vi erano però solo 50 euro, che l'uomo portò via con se. L'intento di quella rapina era di ottenere, con la forza, un passaggio di proprietà delle due auto, per il quale è coinvolto nell'indagine, anche se con posizione stralciata, un terzo indagato. Gli elementi saranno valutati in fase preliminare dal gip, prima della fissazione di un eventuale giudizio. 
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