Salerno, fondi europei percepiti indebitamente: sequestro da oltre 160mila euro

L'indagine ha portato a rilevare anomalie nei documenti presentati da un imprenditore agricolo

Due finanzieri che controllano documenti
Due finanzieri che controllano documenti
Venerdì 27 Gennaio 2023, 12:19 - Ultimo agg. 28 Gennaio, 07:30
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Fondi europei percepiti indebitalmente da un imprenditore agricolo. Nell'ambito di un'indagine coordinata dall'ufficio di Napoli della Procura Europea Eppo (European Public Prosecutor's Office), la Guardia di Finanza del Comando provinciale di Salerno ha eseguito un sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente per un valore pari ad oltre 160mila euro. Le indagini hanno riguardato le risorse economiche concesse ad alcuni agricoltori della provincia salernitana nell'ambito del Piano Sviluppo rurale Campania, cosiddetto «Progetto Integrato Giovani».

In particolare gli accertamenti svolti dai militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Salerno hanno permesso di riscontrare varie anomalie nella documentazione presentata dall'impresa per l'ottenimento del contributo, tra cui l'indicazione di un'estensione di superfici superiori a quelle effettive, al fine di aumentare la dimensione economica dell'azienda agricola, così da raggiungere e superare i requisiti minimi previsti dal bando per l'utile inserimento in graduatoria. Successivamente, tali discordanze sono state confermate da sopralluoghi eseguiti nei fondi indicati, dove veniva rilevata la presenza di un fabbricato grezzo in stato di costruzione, dichiarato come deposito ma a tutti gli effetti finalizzato alla realizzazione di una villa bifamiliare, nonché la presenza di circostanti terreni adibiti a pascolo e con alberi di ulivo e querce anziché alla coltura di prodotti agricoli, come indicato nella domanda di contributo. Sulla base dei documenti presentati era stato già ottenuto un acconto pari a 163.031 euro, per cui la Procura europea ha richiesto ed ottenuto dal gip un sequestro preventivo pari allo stesso importo.

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