Frode da oltre 127 milioni di euro su prodotti petroliferi, in manette un latitante pluripregiudicato di Pagani che, per tentare di sfuggire all'arresto, si è lanciato dal balcone dell'appartamento in cui si nascondeva. Francesco D'Auria, 44 anni, è ora piantonato in ospedale. I finanzieri della compagnia di Scafati lo hanno scovato in una palazzina di via Mangioni. Nei suoi confronti le fiamme gialle, coordinate dal capitano Raffaele Pezone, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare. Il 44enne di Pagani era rimasto coinvolto in un'articolata indagine relativa a presunte frodi fiscali connesse al contrabbando internazionale di oli minerali, autoriciclaggio e intestazione fittizia di beni, in quanto amministratore di diverse società dedite al commercio di prodotti petroliferi. A suo carico, a luglio dello scorso anno, il gip del tribunale di Nocera Inferiore, sulla scorta degli esiti dell'attività investigativa che era stata avviata nel 2017, aveva emesso anche altre misure cautelari personali e reali. Provvedimenti che erano stati destinati anche ad altri soggetti, tutti ugualmente coinvolti a vario titolo, secondo gli inquirenti, in una serie di reati riconducibili alla associazione criminale di cui faceva parte il latitante, con interessi nell'area dell'Agro nocerino-sarnese ed in altri paesi europei.
Per i finanzieri non è stato affatto facile accertare le frodi man mano riscontrate, considerando anche l'ambito transnazionale in cui i reati contestati sono contestualizzati. La certosina attività di ricostruzione dei fatti effettuata dagli uomini del capitano Pezone ha consentito di delineare un grave quadro indiziario a carico di ben 59 indagati e di arginare, così, una vera e propria attività criminale che aveva determinato, per l'Erario, perdite per oltre 127 milioni di euro.