Tenta di portar via una bimba
all'elementare, paura a Nocera

Tenta di portar via una bimba all'elementare, paura a Nocera
di Nello Ferrigno
Martedì 13 Novembre 2018, 12:00
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NOCERA INFERIORE - Non c'è solo la denuncia ma ci sarebbe anche l'identikit dell'uomo che venerdì scorso si è presentato al plesso Giuseppe Joe Marrazzo del IV Istituto comprensivo in via Iodice a Nocera Inferiore per portare via con sé una bambina che stava uscendo da scuola. È accaduto venerdì scorso alla fine delle lezioni. Uno sconosciuto si è avvicinato ad una bambina che frequenta la quarta elementare. La maestra ha notato la scena ed ha chiesto chi fosse. L'uomo ha detto di essere lo zio e che sarebbe stato delegato dai genitori a riprendere la piccola alla fine delle lezioni. Quando la docente ha preteso la delega o un documento per riconoscerlo, l'uomo si è allontanato in tutta fretta. Ed è poi stata la bambina a confermare di non conoscerlo. Di quanto accaduto è stata immediatamente informata la dirigente scolastica Annarosaria Lombardo. Ieri mattina alla stazione dei carabinieri è stata presentata una denuncia contro ignoti. Da fonti investigative si è saputo che i militari effettueranno dei controlli specifici non solo davanti alla Marrazzo ma anche alle altre scuole.
 
Anche la polizia di Stato e gli agenti della polizia municipale daranno maggior vigore ad ispezioni durante l'orario di uscita da scuola dei ragazzini. La dirigente ha anche emanato una circolare ai docenti degli altri due plessi dell'Istituto, il plesso Ilaria Alpi e il plesso Maria Teresa di Calcutta, invitandoli a tenere alta la guardia. «Visto l'evento increscioso accaduto al plesso Marrazzo - si legge nel documento - i docenti provvederanno a comunicare alle famiglie, con avviso scritto e firma di riscontro, che fino alla presentazione della liberatoria i ragazzi non sono autorizzati ad uscire senza essere prelevati da un adulto». La dirigente non ha voluto commentare quanto accaduto per tutelare bambina e docente, probabilmente avrebbe preferito non dare molta pubblicità alla notizia. Ma a fare da eco e divulgare quanto accaduto ci hanno pensato i genitori dei bambini che attraverso le diverse chat di gruppo hanno provocato una reazione a catena. E sempre in una chat i genitori sono stati rassicurati dalla vicepreside che la scuola si sarebbe immediatamente attivata con un esposto ai carabinieri. C'è anche chi sospetta che non si sarebbe trattato di un orco ma effettivamente di un parente di un'altra bambina che alla domanda di delega e documenti, forse confuso, ha preferito andare via. Ma è una tesi remota perché sarebbe stato un comportamento anomalo. Avrebbe potuto anche dire di essersi sbagliato.
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