NOCERA INFERIORE. Ci sono altri nuovi casi di pazienti deceduti ma per i quali sarebbero state erogate le cure riabilitative, pagate dall’Asl Salerno. Le singole posizioni, così come in passato, sono emerse nella città di Nocera Inferiore, dopo controlli svolti dalla polizia giudiziaria sulle prestazioni di riabilitazione domiciliare.
Dopo lo scandalo emerso a seguito delle verifiche portate avanti nell’Agro nocerino e, in seguito alle comunicazioni tra Asl e Corte dei Conti, sono emerse le posizioni di altre quattro persone decedute a Nocera, alle quali sarebbero state pagate per mesi le riabilitazioni a casa.
Tutti risultavano deceduti ma anche sottoposti a riabilitazione nei mesi successivi al decesso. Il lavoro della Guardia di Finanza è svolto insieme agli uffici dell'azienda sanitaria locale, che ha passato al setaccio i fogli di presenza delle cure riabilitative domiciliari, firmate da terapisti, familiari o dall'utente stesso.
Tra i casi che sarebbero stati verificati, ad esempio, c'è quella di una 80enne sottoposta a cure nel mese di novembre di qualche anno fa, seppur deceduta diversi mesi prima. Nei casi in esame l'Asl, che ha trasmesso gli atti alla procura, avrebbe pagato per trattamenti mensili, anche pari ad un anno, per riabilitare pazienti che solo su carta risultavano vivi. Gli inquirenti hanno ascoltato, nei mesi scorsi, diversi familiari dei parenti per i quali era stato prescritto il percorso specifico.
La procura procede con l'ipotesi di truff per individuare gli artefici dei presunti raggiri, senza dimenticare l'eventuale danno in termini erariali, oggetto di un lavoro parallelo della Corte dei Conti. Le verifiche proseguiranno nei prossimi mesi, insieme al direttore generale dell'Asl, impegnato a controllare e scovare sprechi di questo genere, a seguito delle criticità emerse dall'indagine. Nel mirino degli inquirenti ci sono alcuni centri dell'Agro nocerino e della Valle dell'Irno.
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