Zaira, il sogno realizzato
della bambina sui trampoli

Zaira, il sogno realizzato della bambina sui trampoli
di Silvia De Cesare
Lunedì 18 Aprile 2022, 10:00 - Ultimo agg. 19 Aprile, 08:09
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Sono passati due anni da «Un sogno per Zaira», la raccolta fondi in favore della piccola di appena sette anni, venuta alla luce senza il perone e senza i legamenti del ginocchio. Affetta da emimelia fibulare (i due arti non crescono simultaneamente), lei e la sua famiglia avevano riposto tutte le loro speranze in un intervento chirurgico all'avanguardia, per il quale non è prevista alcuna copertura da parte dell'assistenza sanitaria nazionale. Sopra gli 80mila euro il costo. Ebbene, Zaira, con un sorriso ben stampato in viso, è entrata in sala operatoria qualche giorno fa e ha superato alla grande sei ore di intervento. Ad operarla è stato il dottor Alexander Kirienko, un luminare dell'ortopedia pediatrica presso la clinica Humanitas di Milano, che è riuscito nell'allungamento dell'arto sinistro inferiore utilizzando una nuova tecnica che consiste nell'inserimento di un chiodo endomidollare all'interno del femore. È già tornata a casa Zaira, a Cava de' Tirreni, super coccolata da papà Salvatore Avella, mamma Anna e la sorellina maggiore Ilenia. Il gap da recuperare tra i due arti è di oltre 10 centimetri. 

Una differenza fino a ieri colmata con zeppe, tutori su misura, sia per il giorno che per la notte, scarpe modificate e accorgimenti molto spesso frutto dell'ingegno di papà.

Lo stesso al quale è stata consegnata una valigetta con gli attrezzi, perché solo l'operazione non basta. Tocca a lui, quattro volte al giorno, girare la chiave nel ginocchio della bimba, per garantirle l'allungamento dell'osso, ma soprattutto un futuro sereno come meritano tutti i bambini. Del resto lei ha sempre riposto le sue speranze nel suo eroe: «Quando mi aggiusti questo piedino papà?», fosse solo per realizzare il suo grande desiderio, quello di indossare delle scarpette da femminuccia come tutte le sue coetanee... uguali entrambe però! Per tutto il resto questa super bimba non ha mai avuto problemi: ospedali e medici non le fanno paura, si è alzata in piedi barcollando che aveva un anno, a quattro ha imparato a nuotare e poi corre, va in bici e salta sulle molle riuscendo a toccare quasi il cielo. In passato qualche amichetto ha desiderato le sue zeppe, come se fossero un accessorio magico che consentisse a lei cose straordinarie, uniche, inimmaginabili. Ma invece è tutto merito suo, di Zaira, piccola ma coraggiosa e allegra guerriera. Oggi il traguardo si fa più vicino. La terapia a casa, sette minuti ogni volta, le consente di recuperare un millimetro al giorno. Fra un mese saranno già tre centimetri. Quella che Salvatore gira, tecnicamente, è una chiave da dieci, quella che siamo abituati a vedere sporca di grasso in tutte le carrozzerie da sempre, ma lei, mentre la chiave combinata si muove non sente dolore. Raggiunto il gap dovrà essere sottoposta a un nuovo intervento con il quale le sarà messo il fissatore esterno di Ilizarov e a dodici anni, si spera per l'ultima volta, entrerà in sala operatoria per uscire a gambe pari. Ad oggi Zaira non ha mai versato una lacrima: caschetto ribelle, occhi profondi e con qualche dente da latte in meno è stata lei a dare coraggio a tutti. 

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