Brexit, crolla l'acquisto di pasta in UK al -25%: consumi più bassi degli ultimi 5 anni

Brexit, crolla l'acquisto di pasta in UKal -25%: consumi più bassi degli ultimi 5 anni
Brexit, crolla l'acquisto di pasta in UKal -25%: consumi più bassi degli ultimi 5 anni
Giovedì 15 Luglio 2021, 15:41 - Ultimo agg. 16 Luglio, 09:15
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Gli acquisti di pasta italiana da parte dei cittadini britannici sono crollati del 25% nel 2021 dopo la Brexit, con quantitativi che non sono mai stati cosi bassi negli ultimi cinque anni. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat, a conferma della validità della frase rivolta agli inglesi dal campione europeo Leonardo Bonucci: «ne dovete mangiare ancora di pastasciutta». A calare del 10,5% però sono le vendite di molti prodotti alimentari italiani in Gran Bretagna, per effetto delle limitazioni imposte dalla Brexit. Una carenza alimentare che forse, secondo la Coldiretti, ha pesato sulle performance sportive della squadra inglese che non ha potuto contare sulle qualità nutrizionali della dieta mediterranea.

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L'Italia, ricorda la Coldiretti, è il paese con il più elevato consumo di pasta con 23,5 chilogrammi a testa ma in buona posizione si classifica anche l'Argentina (8,7 kg) vincitrice della Copa America.

Le criticità maggiori per chi esporta verso il Regno Unito, precisa la Coldiretti, interessano le procedure doganali e riguardano anche l'aumento dei costi di trasporto dovuti a ritardi e maggiori controlli. 

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