Le malattie del fegato post Covid, a Gragnano i massimi esperti

L’eliminazione dell’epatite C è un obiettivo dell’OMS per il 2030

Le malattie del fegato post Covid, a Gragnano i massimi esperti
Le malattie del fegato post Covid, a Gragnano i massimi esperti
di Fiorangela d'Amora
Giovedì 12 Ottobre 2023, 13:07
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I massimi esperti nei trapianti e cura del fegato arrivano a Gragnano il prossimo 3 - 4 novembre per il convegno nazionale “L’epatologia post Covid: attuali paradigmi e scenari”. La XV riunione stabiese di epatologia è diventata un appuntamento fisso nel panorama nazionale e ogni anni si arricchisce di professionalità e contributi. La due giorni è stata voluta dal direttore di Medicina Interna-Epatologia ed Ecografia Interventistica dell’Ospedale San Leonardo, Carmine Coppola: “L’epatologia è una disciplina in continua evoluzione: nel terzo millennio l’implementazione dell’Intelligenza Artificiale e la Personalizzazione delle Cure rappresentano la sfida più interessante da affrontare in campo epatologico. L’eliminazione dell’epatite C, come obiettivo dato dall’OMS per il 2030, ci vede ancora impegnati in progetti di screening e cura rivolti a fasce di popolazione target. Le nuove terapie per la cura dell’epatite Delta sono ormai disponibili».

Con il patrocinio dell’Asl Napoli 3 Sud e la partecipazione del direttore generale Giuseppe Russo, presso l’Hotel degli Ulivi a Gragnano l’appuntamento sarà affollato di grazie alla presenza di primari ed esperti che arrivano non solo dall’Asl Napoli3Sud ma anche dall’Università e dagli ospedali di Padova, Pisa, Roma, Bari e tutta la Campania.

“Il presente - prosegue Coppola - è di certo focalizzato sulla steatosi epatica: Sindrome Metabolica, MAFLD, NASH, sono diventate le principali cause di malattia di fegato nei paesi occidentali, con un costo esorbitante per i sistemi sanitari. La modifica dello stile di vita e quindi l’adesione alla dieta mediterranea rappresentano attualmente l’unica strategia terapeutica valida. La pandemia da Covid se da un lato ci ha allontanato da uno stile di vita attivo dall’altra ci ha insegnato la resilienza: l’epatologo “moderno” deve esser pronto ad affrontare nuove metodiche di valutazione e monitoraggio della malattia di fegato”.

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In questo ambito l’applicazione dell’intelligenza artificiale può permettere al medico di stratificare la popolazione in base al rischio di sviluppare le complicanze della malattia, per concentrare energie e risorse sui pazienti più fragili.

Obiettivo del futuro è una medicina di precisione che preveda strategie diagnostiche e terapeutiche “sartoriali”, cucite sul singolo paziente al fine di evidenziare le complicanze della malattia di fegato nelle fasi più precoci possibile e quindi proporre la più ampia possibilità di terapia.

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