Trapianti di rene, esperti a confronto alla Federico II

Trapianti di rene, esperti a confronto alla Federico II
Giovedì 25 Giugno 2015, 14:39 - Ultimo agg. 14:41
2 Minuti di Lettura
Convegno di aggiornamento ECM sul Trapianto di Rene sub-ottimale promosso dal Centro Interdipartimentale Trapianti di Rene dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, diretto da Andrea Renda. Coordinatore scientifico dell’evento è Vincenzo D’Alessandro, dirigente medico del DAI di Chirurgie Specialistiche, Nefrologia dell’Azienda.





Ad oggi, il numero dei trapianti di rene, per quanto in aumento, non soddisfa la domanda dei pazienti in lista di attesa. Numerose sono le possibili soluzioni sui cui si confrontano gli addetti ai lavori, tra queste il trapianto di rene sub-ottimale.

In passato, infatti, i reni prelevati da donatori anziani o che presentavano alcune patologie erano ritenuti non idonei al trapianto. Oggi, grazie alle tecniche diagnostiche ed anatomo-patologiche, che negli ultimi venti anni sono state progressivamente migliorate, tali organi sono considerati idonei al trapianto.

Degli aspetti legati al panorama organizzativo nazionale, alla medicina legale ed ai casi più complessi di trapianto di rene sub ottimale ne discutono professionisti e ricercatori durante il convegno di aggiornamento in programma oggi nell’Aula Magna di Scienze Biotecnologiche (Via Tommaso De Amicis, 95) e promosso dal Centro Interdipartimentale Trapianti di Rene dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, diretto da Andrea Renda. Coordinatore scientifico dell’evento è Vincenzo D’Alessandro, dirigente medico del DAI di Chirurgie Specialistiche, Nefrologia dell’AOU Federico II.

Si approfondiscono gli aspetti relativi alla anatomia patologica, all’etica, alla chirurgia e terapia del trapianto di reni marginali. Studiosi e scienziati di livello nazionale porteranno la propria esperienza nel settore. Momento conclusivo e particolarmente rilevante dell’evento è la tavola rotonda sulle complicanze ed i casi difficili attraverso le testimonianze di diverse scuole italiane.



Il Centro Interdipartimentale Trapianti di Rene dell’AOU Federico II, all’attivo circa 900 trapianti,assicura il trapianto di rene da donatore cadavere, includendo i programmi a donatori marginali e a rischio infettivo. Da ormai un anno è stata ampliata la possibilità di ricevere l’organo anche ai pazienti definiti iperimmuni, soggetti altamente delicati che devono affrontare il trapianto in condizioni protette, a causa di una maggiore possibilità di rigetto. I reni, importantissimi filtri del nostro organismo, invecchiano, come accade a tutti gli organi del corpo umano. Col passare degli anni aumenta il rischio di sviluppare patologie a carico dei reni, proprio per il “ruolo” che questi organi hanno all’interno del nostro complesso organismo. Oltre alla fisiologica riduzione della funzionalità dell’organo, dovuta all’età, vi sono alcuni fattori che contribuiscono a creare disturbi renali: l’uso prolungato e/o contemporaneo di più farmaci senza controllo medico, il diabete, le malattie immunologiche, la familiarità per malattie renali, l’obesità, le infezioni renali ricorrenti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA